26 Novembre 2024

Venerdì una giornata di studi al Museo diocesano 

Venerdì una giornata di studi al Museo diocesano 

“Venerdì 29 novembre, con inizio alle ore 9,00, avrà luogo al Museo diocesano (via Etnea 8, Catania) una Giornata di studi sul tema: “Il patrimonio dell’Arcidiocesi di Catania: opere d’arte e beni architettonici. Restauri 2023/2024”

La Giornata è organizzata dall’Arcidiocesi di Catania in collaborazione con l’Università (Dipartimento di Scienze Umanistiche e Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura).

Durante i lavori saranno presentati i restauri di opere d’arte e architettoniche effettuati nell’ultimo biennio.

In particolare gli interventi di restauro già effettuati in Cattedrale, a partire  dai Portali dei Mazzola;  gli altari e le statue della Badia di sant’Agata; il restauro conservativo di alcune chiese (San Biagio, San Giuseppe al Transito, SS. Sacramento al Borgo; SS. Sacramento al Duomo; San Placido).

Docenti universitari, storici dell’arte, ingegneri ed architetti illustreranno alcune significative novità venute alla luce durante i restauri.

Una attenzione a parte merita un piccolo ma preziosissimo reperto: lo Spadino del re d’Aragona (ora attribuito a Federico d’Aragona), che è stato oggetto di un accurato recupero guidato dalla équipe della dott.sa Roberta Genta (Venaria Reale).

Interessanti anche le scoperte sulle tecnologie e sui materiali utilizzati negli edifici di culto della zona etnea

Dopo i saluti delle autorità e l’introduzione dell’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, terranno relazioni Tancredi Bella (professore associato di Storia dell’Arte medievale, DISUM, Unict), Roberta Genta ( responsabile dei laboratori di restauro del Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”), padre Giuseppe Damigella (teologo e pittore), dott. Valerio Iaccarino (Studio Arte e restauro di Andria), Giulia Sanfilippo (Professoressa associata di Restauro architettonico presso il DICAR di Unict),  Michele Marmora (ingegnere) e Marco Bertolone (architetto). Modererà i lavori il giornalista Giuseppe Di Fazio.

redazione

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