04 Novembre 2024
Riposto celebra l’Unità Nazionale e onora le Forze Armate
“Esaltiamo i valori della pace e del rispetto, l’amor patrio e lo spirito di collaborazione”
Il 4 Novembre celebra l’Unità Nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell’Italia una nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace.
Come dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al ministro della Difesa, Guido Crosetto, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo.
“Oggi, la Repubblica guarda con rispetto e devozione al percorso che, dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale, alla Liberazione, alla scelta della solidarietà europea e atlantica, ha saputo costruire un Paese coeso, unito, portatore di valori di pace nella comunità internazionale”.
Questo in sintesi estrema e in riferimento al pensiero del capo dello Stato, il contenuto dei pensieri espressi dal prefetto di di Catania Maria Carmela Librizzi e dal sindaco di Riposto Davide Vasta, oggi, 4 novembre 2024, in occasione della celebrazione ufficiale del Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, organizzato dalla Prefettura, secondo le direttive della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Quest’anno per lo svolgimento solenne della cerimonia la prefettura ha scelto proprio la città di Riposto, dove, a partire dalle ore 10 e 45, sono confluite le maggiori autorità militari e civili della città metropolitana di Catania. Nelle intenzioni del prefetto Maria Carmela Librizzi, il momento celebrativo è volto ad avvicinare le istituzioni alle comunità locali commemorando le festività nazionali anche nei comuni della provincia.
La giornata è iniziata nella città metropolitana, alle 9.15, con la deposizione di una corona d’alloro presso il Vestibolo del Sacrario Militare nella chiesa di San Nicolò l’Arena, con benedizione dell’arcivescovo Luigi Renna.
A Riposto, alle 10.30, è stata deposta una corona al monumento ai Caduti di villa Pantano, con benedizione del vescovo di Acireale, Antonino Raspanti presente anche nella seconda parte.
La cerimonia è poi proseguita in piazza San Pietro, alla presenza di numerosi cittadini, dove si sono svolti gli onori militari resi da uno schieramento interforze, con la partecipazione di militari del 62° reggimento di fanteria “Sicilia”, della capitaneria di Porto, della stazione elicotteri di Catania, della base aeromobili della guardia costiera, del 41° aerostormo di Sigonella, dei carabinieri e della guardia di finanza.
Erano presenti anche il corpo militare e le volontarie della Croce Rossa Italiana, rappresentanze della polizia di Stato, polizia penitenziaria, vigili del fuoco, Corpo forestale della Regione Siciliana, polizia metropolitana e diverse associazioni combattentistiche.
Gli studenti dell’istituto comprensivo “Giovanni Verga” e dell’istituto di istruzione superiore “N. Colajanni” di Riposto hanno partecipato alla manifestazione, i primi con l’orchestra dell’istituto, i secondi con una folta rappresentanza, sottolineando l’importanza del coinvolgimento dei giovani nelle commemorazioni nazionali.
La presenza è stata particolarmente apprezzata dal prefetto che, al termine della cerimonia, ha voluto posare con i giovanissimi studenti che reggevano un gigantesco tricolore. Le musiche, gli inni e le marce sono state eseguite dalla banda musicale di Riposto, diretta dal Maestro Emanuele Salvatore Puglisi.
Dopo la solenne apertura con l’alzabandiera e con l’esecuzione dell’inno di Mameli, un’alunna ha letto i messaggi del ministro Crosetto e del presidente Mattarella. Sono seguiti gli interventi del sindaco di Riposto Davide Vasta e del prefetto e la lettura della preghiera da parte del cappellano militare.
Dal sindaco e dal prefetto, un pensiero a tutti i nostri militari, in particolare a quelli schierati in territori di guerra per missioni bilaterali, nell’intenzione di assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace e di alleviare le sofferenze della popolazione civile in situazioni umanitarie estreme e drammatiche.
La memoria dei caduti deve creare una coscienza civile soprattutto alle giovani generazioni, affinché sappiano percorrere la strada dell’impegno per la difesa dei valori della Costituzione.
Il contributo oggi di soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, è un insostituibile servizio alla Repubblica, ai cittadini, che merita il plauso e la riconoscenza di tutti.
di Mario Pafumi