03 Settembre 2024
Ospedale Tortorici, 600 giorni per una visita specialistica
Più di 600 giorni di attesa per una visita endocrinologica all’ospedale di Tortorici, a Milazzo 500 giorni per un’ecografia all’addome. L’indagine è di Federconsumatori. Il commento del M5S
“Più di 600 giorni d’attesa per una visita endocrinologica a Tortorici (in provincia di Messina), 354 giorni per una pneumologica a Messina e più di 500 giorni per un’ecografia addominale a Milazzo (Me)“. A denunciare è Federconsumatori Sicilia con un’indagine appena diffusa che dipinge un quadro della sanità siciliana veramente pesante.
Le liste d’attesa non si accorciano, i tempi sono lunghissimi. I siciliani che necessitano di visite specialistiche devono attendere tanto. Troppo. Anche per questo la Sicilia detiene uno dei più alti tassi di rinuncia alle cure: il 7,2% degli utenti, dato tra i più alti in Italia. Aumenta invece la percentuale di pazienti che si affida alle cure nelle strutture private.
«La sanità pubblica nel nostro Paese è in difficoltà, questo è ormai evidente – ha affermato Alfio Saggio, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania – Le dotazioni di personale nelle strutture pubbliche sono ridotte al minimo, i colleghi non riescono a fronteggiare le tante richieste, intanto aumentano considerevolmente le aggressioni ai medici e agli operatori sanitari.
I dati sono incontrovertibili: i pazienti rinunciano alle cure per motivi economici e spesso per effetto delle liste d’attesa, che dopo la pandemia da Covid sono esplose, rendendo sempre più difficile accedere a visite ed esami nel Servizio Sanitario Nazionale. La priorità dev’essere tutelare il diritto alla salute dei pazienti: chiediamo pertanto al Governo nazionale di aumentare i fondi per le assunzioni di personale e per la formazione. Servono inoltre incentivi per medici e infermieri, affinché con il loro operato si punti a migliorare il servizio offerto ai cittadini. Investire sulla sanità pubblica vuol dire stanziare somme da destinare unicamente al Servizio sanitario. Il governatore siciliano Renato Schifani in questi giorni ha lanciato un ultimatum ai dirigenti, chiedendo risultati concreti nella riduzione delle liste d’attesa, ma è evidente che con gli organici svuotati sarà difficile contrastare il fenomeno».
Il commento di Antonio De Luca – M5s all’Ars
“Finalmente sulla vergognosa spartizione delle poltrone che contano della sanità siciliana è calato il sipario. Qualcuno dica ai nuovi direttori delle aziende sanitarie e ospedaliere che la situazione è quasi a terzo mondo, visto che nessuno, a parte i pazienti, sembra essersene accorto. Ora aspettiamo i fatti, quelli che finora non sono mai seguiti alle parole di Schifani”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“Lo spettacolo che i partiti che sostengono il governo hanno offerto per accaparrarsi fette di potere – dice Antonio De Luca – è stato a dir poco indecente. I nuovi vertici ora si mettano subito al lavoro, ma a disposizione dei pazienti e non dei partiti che li hanno sponsorizzati. Le emergenze sono tantissime, a cominciare dalle eterne liste d’attesa che, a differenza di quello che dice Schifani, scoppiano, come testimonia pure una recente indagine di Federconsumatori pubblicata dalla stampa, che dice che bisogna aspettare 600 giorni per una visita endocrinologica a Tortorici e più di 500 per un’ecografia all’addome a Milazzo. Una situazione del genere non è più tollerabile”
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