12 Agosto 2024
Sequestro di oltre 1.500.000 euro a Palermo
Sequestro di oltre 1.500.000 euro nelle prime ore di questa mattina, ad opera dei finanzieri del Comando Provinciale di Palermo che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari con cui il G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, ha disposto la custodia in carcere per 2 soggetti.
Nelle prime ore di questa mattina, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito
un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali con cui il G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, su
richiesta della locale Procura della Repubblica, disponendo la custodia in carcere per 2 soggetti, e il
sequestro di oltre 1.500.000 euro.
CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E INQUINAMENTO DELL’ECONOMIA LEGALE
La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha delegato lo svolgimento di perquisizioni
presso le abitazioni e gli altri luoghi nella disponibilità degli indagati (6 in tutto), nei cui confronti si procede, a
vario titolo, per i reati di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso,
trasferimento fraudolento di valori e bancarotta fraudolenta.
Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, si sono concentrate sulla figura di
uno storico appartenente alla famiglia mafiosa di Partanna Mondello, esponente di spicco del mandamento di
San Lorenzo (più volte condannato, tra l’altro, per 416 bis c.p.).
I particolari dell’operazione che hanno portato al sequestro
Sono stati delineati i rapporti di affari tra quest’ultimo e il gestore di una società titolare di un
noto brand di gelaterie della città di Palermo. In particolare, è emerso che il predetto uomo d’onore avrebbe
esercitato un pervasivo potere di controllo sull’attività commerciale, intervenendo in prima persona sia nella
scelta del personale da assumere che delle strategie da perseguire a livello aziendale.
Il tutto in virtù di un profondo legame fiduciario da cui anche l’imprenditore avrebbe tratto significativi benefici
economici, consistiti nella possibilità di espandere sul territorio la propria rete commerciale, anche attraverso la
costituzione di nuove imprese in conseguenza della dichiarazione di fallimento della citata società, intervenuta
nel 2021.
L’esistenza di tale legame sembrerebbe altresì confermata dal fatto che l’uomo d’onore, in più occasioni, si
sarebbe prodigato per risolvere questioni private dell’imprenditore, nonché per ricercare fonti di finanziamento e
nuovi locali per l’apertura di ulteriori punti vendita e garantirgli al contempo la necessaria protezione rispetto a
richieste estorsive avanzate da altri esponenti mafiosi.
Inoltre, l’operatività delle gelaterie sarebbe stata fortemente condizionata dalla necessità di assicurare continui
utili al sodalizio mafioso, destinati, tra l’altro, al sostentamento dei detenuti e dei loro familiari.
Proprio queste condotte avrebbero inciso notevolmente sulla situazione finanziaria della fallita, in ordine alla
quale sono state, altresì, riscontrate fuoriuscite di denaro prive di giustificazione, per un importo complessivo di
euro 1.511.855,60.
L’odierna operazione testimonia l’impegno costantemente profuso dalla Guardia di Finanza al fine di contrastare
ogni possibile tentativo di infiltrazione mafiosa nel tessuto economico-produttivo, nell’ottica di garantire al
mercato le necessarie condizioni di legalità e competitività.
Si evidenzia, infine, che in attesa di giudizio definitivo, trova applicazione, per tutti gli indagati, il principio della
presunzione di innocenza.
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