07 Giugno 2024
Pista ciclabile e caos in via Santa Sofia: la via della discordia
Sulla pista ciclabile in via Santa Sofia, Legambiente motiva:
“La pendenza? Basta usare le e-bike, critiche pretestuose di chi osteggia”
Via Santa Sofia alias la via della discordia. Le polemiche montate nelle ultime settimane hanno messo in luce le criticità che si riversano sull’arteria a denso traffico veicolare. Cittadella universitaria, impianti sportivi del Cus, Policlinico (con annesso Pronto Soccorso), soste improponibili di auto in seconda e terza fila… e ora anche la pista ciclabile.
FAVOREVOLI E CONTRARI ALLA PISTA CICLABILE
“Siamo favorevoli alla realizzazione di piste ciclabili, ovunque vengano fatte – dice Viola Sorbello presidente Legambiente Catania –. Però dando priorità ai collegamenti strategici della città. Il Comune ha ricevuto un finanziamento di circa 5 milioni di euro per la realizzazione di piste ciclabili che devono obbligatoriamente collegare le stazioni ferroviarie o della metro con l’Università. Il tracciato di queste piste non deve sovrapporsi con quelli già finanziati ed in fase di attuazione dei 40 km del progetto già programmato dal Comune”.
La striscia turchese di cui parliamo (qualche centinaio di metri) di fronte al Policlinico, superata la Torre Biologica, non arriva alla Cittadella universitaria, come ha fatto notare il consigliere comunale pentastellato Graziano Bonaccorsi: “Una cattedrale nel deserto che darà diversi problemi alla viabilità della zona”.
Alla provocazione risponde il vicesindaco Paolo La Greca con delega anche alla Mobilità: “Il problema è la mancanza di risorse economiche – motiva -. Abbiamo pensato di utilizzare i fondi europei previsti per il collegamento ciclabile tra le stazioni e i poli universitari che da via Varese e via Bergamo arriverà sulla circonvallazione dove proseguirà all’altezza dell’attraversamento pedonale in prossimità del quale installeremo un semaforo T-red (con sistema di videosorveglianza, ndr) per poi continuare sul marciapiede di via Santa Sofia fino alla cittadella universitaria”.
La strada è in pendenza, estremamente trafficata e con il ciclista sulla pista, si limiterebbe la larghezza della carreggiata creando un ulteriore imbuto.
“Strada in pendenza?! Con le e-bike il problema non si avverte. Pretesto di chi vuole osteggiare”, puntualizza la Sorbello.
“SI DIA PRIORITÀ ALLA SALUTE DEI CITTADINI E NON ALLA PISTA CICLABILE”
Sarà. Intanto Serena Spoto consigliera Mpa tuona per porre l’attenzione sulla viabilità proprio in via Santa Sofia: “Non è concepibile che nel 2024 non si comprenda a pieno quanto sia fondamentale un Pronto Soccorso e che si dia priorità alle, seppur importanti, piste ciclabili rispetto alla salute dei cittadini”.
Quindi, la realizzazione di questa pista ciclabile non è il frutto di un progetto strutturato, bensì il tentativo di non perdere i fondi comunitari. Considerato che non è vista di buon occhio da molti, tranne che da Legambiente che ha una posizione diametralmente opposta, il tema sarà ancora oggetto di contestazioni.
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Simona D'Urso
Giornalista sin dai primi passi al liceo, poi all’interno della facoltà di Lettere moderne, quindi nella vita di tutti i giorni, ha fatto di questa professione il suo motto: conoscere per sapere, sapere per vivere meglio. Iscritta all'Ordine nazionale dei Giornalisti, è specializzata negli Uffici stampa, ma la cronaca ha il suo fascino.