03 Maggio 2024
Infinite liste d’attesa per le visite mediche specialistiche
Liste d’attesa e visite mediche specialistiche al centro del dibattito.
Sempre più malata la sanità siciliana e i tempi di guarigione si allungano
Infinite liste d’ attesa per le visite mediche specialistiche sono sempre più oggetto di bersaglio. E c’è chi, davanti alla mancata erogazione dei budget pubblici, incrocerà le braccia e sospenderà i servizi a decorrere il 15 maggio.
Di chi e di cosa parliamo? I medici specialisti convenzionati esterni aderenti al Coordinamento intersindacale medicina specialistica di territorio (Cimest) in seguito al poco risolutorio incontro con l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, che ha prodotto una ‘fumata nera’, hanno annunciato la sospensione dei “nostri servizi il prossimo 15 maggio quando si esaurirà il budget provvisorio assegnato, e faremo una manifestazione davanti alla Presidenza della Regione”.
FONDI MAL UTILIZZATI, LISTE SEMPRE LUNGHISSIME
Secondo il presidente del Cimest Salvatore Calvaruso e i coordinatori Domenico Garbo e Salvatore Gibiino: “Non è concepibile che questa Regione assegni 285 milioni di euro agli specialisti accreditati esterni per erogare il 70% delle prestazioni, e 800 milioni di euro vengono sperperati nel pubblico per erogare il restante 30% delle prestazioni (considerato che il MEF assegna alla Regione Sicilia il 13,0% del suo FSR per erogare le prestazioni specialistiche sul territorio, cifra che ammonta a 1 miliardo e 150 milioni di euro). Non servono risorse aggiuntive ma una migliore allocazione delle esistenti”.
D’altronde, non è una novità che i tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni specialistiche oltrepassino anche i 6 mesi di attesa.
ANCHE 6 MESI D’ATTESA PER PRESTAZIONI MEDICHE
Un esempio? Dopo esser stati in attesa 28 minuti e 51 secondi al numero del Cup (800 954414) per la prenotazione di tre visite oculistiche di tipo base, ci sentiamo dire che la prima data utile era il 30 luglio.
Secondo Pier Emilio Vasta, presidente del Comitato Consultivo Aziendale e coordinatore regionale di Rete Civica della Salute: “potenziare di 10 nuove risorse il Cup non basta, se manca la centralità digitale delle prenotazioni. La procedura digitale insieme al rafforzamento degli operatori del CUP allevierebbero le criticità dei tempi di attesa. Ma la vera svolta dovrebbe arrivare dalla medicina di prossimità quando le Case di Comunità e le Centrali Operative Territoriali entreranno davvero in funzione, mettendo in circuito diretto il medico di famiglia con i servizi sanitari diagnostici e specialistici dell’Asp e attuando la continuità assistenziale. Dev’essere il sistema sanitario unitario a prendere in carico le persone tutelandone la salute, non gli utenti a dover inseguire disparati servizi disconnessi”.
Un’ulteriore riunione del Cimest è prevista il prossimo 8 maggio. Nella sanità, si attende anche per avere una risposta.
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Simona D'Urso
Giornalista sin dai primi passi al liceo, poi all’interno della facoltà di Lettere moderne, quindi nella vita di tutti i giorni, ha fatto di questa professione il suo motto: conoscere per sapere, sapere per vivere meglio. Iscritta all'Ordine nazionale dei Giornalisti, è specializzata negli Uffici stampa, ma la cronaca ha il suo fascino.