02 Marzo 2023

Sicilia: basta alle lunghe liste d’attesa presso le strutture sanitarie

1800 strutture sanitarie private convenzionate hanno aderito all’iniziativa del Codacons: chiedere il rimborso alla Regione se si è costretti a pagare per una visita.

Sono anni ormai che in Sicilia il Codacons denuncia il grande problemadelle lunghe liste d’attesa per esami strumentali o diagnostici e pervisite specialistiche, e in questi giorni questa battagliadell’associazione dei consumatori ha visto l’adesione del CIMEST(Coordinamento Intersindacale della Medicina Specialistica ambulatoriale diterritorio) e di diverse altre sigle aggregate nell’IntersindacaleSpecialistica accreditata esterna in rappresentanza di circa 1800 strutturesanitarie private convenzionate.Ma la problematica, che da troppo tempo affligge la popolazione siciliana,è ben lontana dall’essere risolta. Infatti, nell’ambitodell’organizzazione, a livello regionale, dell’offerta sanitaria, lagestione delle liste di attesa costituisce indubbiamente uno degli aspettipiù critici del sistema sanitario. L’esistenza delle lunghe liste d’attesa– spiega il *prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons* – èfrutto di errate politiche di gestione delle domande di visite e/oaccertamenti rispetto all’offerta dei servizi assicurati dal sistemasanitario regionale. I pazienti sono, difatti, aggiunti alle liste e postiin attesa di una prestazione che dovrebbe essergli garantita entro tempibrevi e che, invece, viene effettuata dopo molti mesi. Il tempo di accessoa visite specialistiche, accertamenti diagnostici e ricoveri è indice di(in)efficienza del Servizio Sanitario Regionale e fornisce, al contempo, lamisura del livello di effettività del diritto alla salute che laCostituzione riconosce a ciascun individuo. I ritardi nella diagnosi onella cura di una patologia determinati da un’attesa eccessiva rischiano dicompromettere, anche in maniera radicale, la salute del paziente, a cuidovrebbe essere garantita l’assistenza sanitaria in tempi adeguati. Ciòcostringe molti pazienti – conclude Tanasi – a rivolgersi alle struttureprivate, pagando quanto occorre per ottenere la visita rapidamente. Inquesto modo il fondamentale diritto ad essere curati viene leso per quantinon hanno la capacità economica di spendere per la propria salute.Per tali ragioni il Codacons mette a disposizioni i legali della “TASKFORCE SANITA’” (taskforcesanita@gmail.com – TEL. 095441010) per tutticoloro che sono stati costretti a rivolgersi alla sanità privata – a causadella impossibilità di eseguire la medesima prestazione medica a carico delservizio sanitario pubblico per le lunghe liste d’attesa – ed sopportare icosti della prestazione, che dovranno essergli rimborsati.

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redazione

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