25 Febbraio 2024
“A uci do liotru”, l’amore poetico di Franco Arena per Catania
Un’ora di belle emozioni, di ricordi e aneddoti, di risate e commozione, di note musicali e affreschi di parole.
La presentazione del libro di poesia di Franco Arena, scomparso prematuramente nella dolorosa stagione del covid, è stata l’occasione per ricordare un artista poliedrico, musicista nell’età giovanile, poi attore istintivo e brillante, ottima spalla, sulle tavole del palcoscenico, amico sincero fuori dalle prove, come hanno ricordato Eduardo e Salvo Saitta, scrittore per passione, spinto dal desiderio di trasferire ad altri i suoi ricordi e i battiti del cuore. “A uci do liotru” è una raccolta in gran parte dedicata a Catania, che amava in modo viscerale.
Una pubblicazione diventata tragicamente postuma, ma che si era concretizzata ben prima, con un “avventuroso” viaggio in moto nel gelo di Zafferana, come ha ricordato la figlia Tiziana, affiancata in questo regalo d’amore a Papà dalla sorella Veronica. Tanti amici nella libreria Mondadori di via D’Annunzio, l’atmosfera ideale creata subito da una registrazione con voce e testo dell’autore che legge “Catania”, accompagnato al piano da Tiziana, che dal padre ha ereditato sensibilità e passione per la musica. Eduardo Saitta, con in sottofondo il violino di Rosalba Nicolosi, e da una straordinaria, e per fortuna breve, partecipazione straordinaria di un flex in lontananza (chissà, uno scherzo di Franco Arena?) ha letto alcune delle più intese poesie, che condensano il Dna del catanese: “U liafanti”, “Acqua o linzolu” “U furtinu”.
Affreschi di parole, dove il colore dominante è l’amore per Catania, quell’amore che è la nota mancante nella città di questi anni, ho sottolineato al termine della lettura. E poi, siccome Arena era catanese doc al 110%, non poteva non manifestare la sua “liscia”, ironica e pungente, con tre flash sul bus, protagonista ora come allora (le poesie sono state scritte venti anni fa) della mobilità (in)sostenibile in città. Il passaggio delle vetture di alcune linee è mitico quasi quanto l’Orient Express. “A uci do liotru”, edito da Alfio Grasso per Il soffio, 10 euro, è impreziosito dalle foto di Roberto Viglianesi, dall’elaborazione grafica di Zaira Lavore. Un regalo di poesia da farsi e da fare.
Daniele Lo Porto
Daniele Lo Porto (OdG Sicilia N^ 50259) Classe 1959. Giornalista professionista dal 1992. Sono stato capo dell'Ufficio stampa della Provincia regionale di Catania e redattore di Telecolor. Dal 1984 corrispondente del Giornale di Sicilia, dal 2020 di Tgs e di Freepressonline. Nel 2008 nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.