10 Marzo 2019
Tragedia aerea Etiopia viaggiava l’assessore regionale Tusa, ritrovata la scatola nera
La tragedia aerea causata dallo schianto del Boeing 737 in Etiopia non ha lasciato scampo alle 157 persone a bordo. Sono 8 le vittime italiane e tra loro l’assessore ai beni Culturali della Regione Sicilia Sebastiano Tusa.
Il disastro subito dopo il decollo
A bordo del velivolo vi erano 8 membri dell’equipaggio e 149 passeggeri. Non vi sono superstiti. Il 737 era da poco decollato da Addis Abeba ed era diretto a Nairobi. Il pilota aveva segnalato dei problemi subito dopo il decollo ed aveva chiesto ed ottenuto l’autorizzazione al rientro in aeroporto. L’aereo era nuovo di zecca ed era stato consegnato a metà novembre. È lo stesso modello “800Max” che è precipitato in Indonesia il 29 ottobre, sempre dopo il decollo, ed ha causato 189 morti. Tra i detriti, sparsi nell’area dell’incidente è stata ritrovata la scatola nera.
Le otto vittime italiane
Nella lista passeggeri figura l’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale. Inoltre si trovavano sul Boeing tre componenti della ong bergamasca Africa Tremila: il presidente Carlo Spini – 75 anni, originario di Sansepolcro (Arezzo) e residente a Pistoia – sua moglie, infermiera, Gabriella Vigiani e il tesoriere della onlus Matteo Ravasio. Tra le vittime nel disastro aereo c’e’ anche Paolo Dieci, residente a Roma, presidente della ong Cisp e Rete LinK 2007, un’ associazione di coordinamento consortile che raggruppa importanti Organizzazioni Non Governative italiane. Ci sono anche i nomi di Virginia Chimenti, funzionaria del World Food Programme dell’Onu, Rosemary Mumbi e Maria Pilar Buzzetti nella lista degli 8 italiani che erano a bordo.
I messaggi di cordoglio
“Oggi è un giorno di dolore. Nell’aereo della Ethiopian Airlines precipitato dopo il decollo da Addis Abeba vi erano anche nostri connazionali. Ci stringiamo tutti ai familiari delle vittime rivolgendo loro i nostri partecipi, commossi pensieri“, scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci scrive: “Ho appena ricevuto la conferma ufficiale dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri: l’assessore Sebastiano Tusa era sull’aereo precipitato in Etiopia. Sono distrutto. E’ una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito“.
“Il mio profondo dolore per la tragedia dell’aereo dell’Ethiopian Airlines – scrive il vicepremier Luigi Di Maio –, in cui hanno perso la vita anche 8 nostri connazionali. Esprimo la mia vicinanza alle loro famiglie e alla Regione Sicilia per la perdita dell’assessore Sebastiano Tusa“.
“Dolore e preghiera per tutte le vittime della tragedia aerea in Africa, siamo vicini ai famigliari e lo saremo anche in futuro“, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Sono vicino alle famiglie delle vittime dell’incidente aereo in Etiopia, a pochi chilometri da Addis Abeba. Una terribile tragedia anche per il nostro Paese“, scrive il presidente della Camera Roberto Fico.
Bloccati tutti gli aerei Boeing 737 Max
Le ore successive alla tragedia la Ethiopian Airlines ha reso nota la decisione di bloccare tutti gli aerei Boeing 737 Max, lo stesso modello precipitato ieri pochi minuti dopo il decollo. La compagnia aerea su Twitter scrive: “A seguito del tragico incidente del 10 marzo Ethiopian Airlines ha deciso di tenere a terra tutti i Boeing 737 Max. Non si conoscono ancora le cause della sciagura – prosegue la nota – e la decisione è presa in via precauzionale. La compagnia diffonderà ulteriori informazioni non appena disponibili“.
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