29 Gennaio 2019

Caso Huawei, Usa formalizza le accuse l’azienda non ci sta

Arriva l’atto ufficiale con l’Usa formalizza le accuse di illeciti alla Huawei, ma l’azienda non ci sta nega gli addebiti avanzati.

Dagli Usa arriva l’ufficialità delle accuse

Dopo l’ufficializzazione da parte degli Usa delle accuse di furto di tecnologia, violazioni delle sanzioni Usa contro l’Iran e false informazioni alle banche. La Huawei ha negato ogni addebito. L’azienda cinese afferma che non ha “mai commesso le violazioni citate“. In una nota, precisa anche di “non essere a conoscenza di alcuna violazione” fatta da Meng Wanzhou, la manager figlia del fondatore a capo della finanza e su cui pende la richiesta degli Stati Uniti di estradizione dal Canada a seguito dell’arresto eseguito il primo dicembre a Vancouver su richiesta americana.

Huawei respinge ogni addebito

Dalla Huawei hanno osservato, inoltre, di aver chiesto, ricevendo però un rifiuto, di poter discutere i fatti emersi dalle indagini con la procura competente dopo l’arresto del direttore finanziario Meng Wanzhou. Sulle accuse di furto di segreti commerciali era stata già al centro di una causa civile ricomposta con un transazione. “La compagnia – precisa la nota – nega di aver direttamente, oppure attraverso una società sussidiaria o affiliata, commesso qualunque delle violazioni delle leggi Usa menzionate in ciascuna incriminazione”. Allo stesso tempo, il colosso delle tlc “non è a conoscenza di alcuna violazione fatta da Meng e ritiene che i tribunali Usa arriveranno sostanzialmente alla stessa conclusione”.

Il caso esplose dopo l’arresto di Weng Wanzhou in Canada, dove è in questo momento in libertà vigilata.

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redazione

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