07 Gennaio 2019
Charlie Hebdo, 4 anni fa l’attacco terroristico al giornale satirico
Era il 7 gennaio del 2015 quando verso le 11.30 del mattino Charlie Hebdo fu oggetto di un attacco terroristico da parte di appartenenti ad Al Qaeda.
L’attentato al giornale
Oggi si ricorda l’attacco alla redazione del giornale satirico francese Charlie Hebdo, in cui restarono uccise 12 persone. Gli autori dell’attacco furono i fratelli Cherif e Said Kouachi. Il motivo dell’attacco è riconducibile ad una serie di vignette sull’Islam pubblicate dal giornale. Gli attentatori fuggirono successivamente in auto, una Citroen C3 nera, successivamente abbandonata. Dopo l’attacco, il livello di rischio terroristico nell’area è stato alzato. La polizia mise sotto protezione lo scrittore Michel Houellebecq. I locali della casa editrice Flammarion, che avevano pubblicato il suo romanzo Sottomissione, sono stati evacuati per sicurezza. Il romanzo era stato protagonista dell’ultima copertina di Charlie Hebdo con una recensione favorevole.
La fuga e l’uccisione dei terroristi
La fuga dei terroristi fu rocambolesca, con una scia di morti. Le forze dell’ordine hanno successivamente ucciso i due fratelli Kouachi nel pomeriggio del 9 gennaio durante l’irruzione in una tipografia in Dammartin-en-Goële, presso la quale si erano barricati. L’11 gennaio a Parigi si svolse una manifestazione in cui hanno partecipato oltre 2 milioni di persone e i leader di numerosi paesi. Il presidente francese Francois Hollande, il premier italiano Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier britannico David Cameron, quello israeliano Beniamin Neanyahu e il re di Giordania Abdullah parteciparono al corteo.
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