08 Dicembre 2018

Gilet gialli, scontri nei pressi degli Champs-Elysees. Parigi spettrale

La quarta mobilitazione dei gilet gialli ha rivisto degli scontri tra i manifestanti e la polizia nei pressi degli Champs-Elysees. Parigi si presenta come una città fantasma, con un clima spettrale.

Parigi spettrale. Mai così dai tempi dell’invasione nazista

Forse nemmeno per gli attentati del Bataclan Parigi è stata così spettrale come oggi per la manifestazione dei gilet gialli. Se dopo l’attentato di origine islamica, la capitale francese era chiamata a dare un segnale di forza contro la paura che il nemico voleva imporgli, oggi Parigi si richiude su se stessa. Tutto chiuso in una città che piomba in un clima spettrale e negozi addirittura con protezioni di legno inchiodate alle vetrine. Scene da invasione, che i più anziani ricorderanno esserci state per l’invasione nazista, seppur oggi di dimensioni ovviamente ridotte. Il pericolo è interno, è lo stesso francese, stanco di un governo in cui non si riconosce più. Da qui i manifestanti, 31mila in tutta la Francia. Dopo le 14 sono comparsi nell’8/o arrondissement, vicino a boulevard de Courcelles, i primi gruppi di casseur. Alcune auto sono in fiamme riproducendo le scene di vandalismo e saccheggio delle settimane scorse.

Oltre 700 fermati, bloccata la frontiera italiana

Numeri spaventosi, che dovrebbero fare riflettere sulla reale portata del movimento: oltre 700 i fermati, di cui 335 nella sola capitale. Nella zona dell’Arco di Trionfo, vi sono state cariche della polizia con lancio di lacrimogeni sui manifestanti da un lato, e oggetti di vario tipo sulla polizia dal altro. Nella rue Arsene Houssaye, le forze dell’ordine hanno lanciato le bombolette di gas lacrimogeno sulla folla, che premeva sulle transenne per raggiungere gli Champs-Elysees. Altri scontri nella zona Opera, dove a Boulevard des Italiens la polizia e i manifestanti hanno dato vita a ripetuti scontri. Intanto i gilet gialli hanno anche bloccato per diverse ore la frontiera franco-italiana di Ventimiglia, fermando tutti i mezzi in entrata e in uscita dal territorio italiano.

Casseur in azione. Appare il gesto della quenelle

Sarebbero 8mila i manifestanti che agli Champs-Elysees hanno saccheggiato un negozio di abbigliamento e una brasserie. Di seguito hanno lanciato sassi in verso un centro commerciale. Delle barricate sono state erette dai manifestanti, cha hanno dano fuoco ad un cassonetto. La polizia ha risposto con un lancio di lacrimogeni. Tra i manifestanti, nelle prime file dei casseur. Questi hanno fatto alle forze dell’ordine il gesto della “quenelle”, di ispirazione fascista e varato dal comico Dieudonné.

Clima da il giorno dello sciacallo

Il clima è quello del “giorno dello sciacallo“, in cui Charles De Gaulle, rischiò di restarci secco, sennochè la Citroen DS 19, salvò vita del presidente e stabilità del governo francese alle prese con la crisi algerina. Il 22 agosto del 1962, “le gèneral” fu salvato dalle eccezionali prestazioni delle sospensioni di cui era dotata la Citroen su cui era a bordo. Una parte non trascurabile anche le straordinarie prestazioni dei pneumatici Michelin, di cui Citroen era allora proprietaria.

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redazione

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