20 Maggio 2025

Unitre, conferenza , “Elettra” di Sofocle, mito immortale

Unitre, conferenza , “Elettra” di Sofocle, mito immortale

GIARRE. I miti non conoscono l’usura del tempo e restano immortali nei millenni, pur subendo modificazioni e interpretazioni diverse, che non ne alterano la sostanza, se non lievemente.
Questa la conclusione in sintesi dell’interessante conferenza sul tema “Elettra” di Sofocle, organizzata dalla sede attiva di Giarre -Riposto dell’Unitre, tenuta stasera (martedì 20 maggio 2025) nell’auditorium della sede giarrese dell’istituto alberghiero “Giovanni Falcone”.
L’incontro è stato introdotto dalla presidente del sodalizio organizzatore, Maria Grazia Bechini, che ha ricordato come questo sia stato l’ultimo incontro culturale dell’anno accademico, che si concluderà, come di consueto, nei prossimi giorni, con la mostra del corso di pittura, nella Sala Messina di Giarre. La Bechini ha voluto ringraziare per “l’accoglienza affettuosa e straordinaria” la dirigente e il personale scolastico dell’alberghiero, di tutte le iniziative svolte durante l’anno accademico”.
La dirigente, Monica Insanguine, da parte sua ha ricambiato il ringraziamento, sottolineando che “con l’Unitre, è stato un arricchimento reciproco grazie alle varie iniziative proposte, che hanno offerto agli allievi opportunità per l’ampliamento delle loro conoscenze culturali”.

Sono seguite le relazioni, particolarmente interessanti, arricchite dalla proiezione di slide esplicativo.

La professoressa Santina Di Bella ha riassunto e inquadrato la tragedia di Sofocle, definita “la tragedia dell’odio”. Elettra è la figlia di Agamennone, re di Micene. Vive confortata solo dalla speranza che prima o poi il fratello Oreste ritorni e vendichi la morte del padre. La madre Clitennestra ed Egisto, suo complice e amante, lo hanno ucciso per usurparne il trono. La relatrice ha sottolineato l’interessante chiave di lettura della tragedia rappresentata in questi giorni nel teatro greco di Siracusa, per la regia di Roberto Andò, che ha voluto come protagonista Sonia Bergamasco, un’attrice nota per la sua bravura, perfettamente calata nei panni di Elettra.
La professoressa Cettina Bonaccorso ha condotto un approfondito excursus storico sulle varie rappresentazioni svoltosi nei secoli sul mito di Elettra, sottolineandole le chiavi di lettura e l’evoluzione del personaggio. Secondo la relatrice, nel corso del tempo i vari autori, da Eschilo a Sofocle, da Euripide a Von Hofmannsthal passando per Jung inventore del “complesso di Elettra” a scopi psichiatrici, da O’Neill a Giraudoux, da Sartre a Yourcenar fino ad Anuoil, passando anche per il cinema con il film del 1962, con Irene Papas diretto da Michael Cocayannis e quello assolutamente innovativo di Tonino De Bernardi del 1987, tutti hanno in qualche modo “normalizzato il mito di Elettra fino a trasformarla in una semplice folle, non più in una ragazza risolutamente vendicativa”.
Secondo la relatrice questa nuova versione messa in scena da Andò presenta una donna depressa esattamente come la madre. Le due donne hanno lo stesso temperamento, dettato dal desiderio di vendetta, ciascuna secondo il proprio punto di vista.

Mario Pafumi

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Mario Pafumi

Mario Pafumi

mario.pafumi@tiscali.it Mario Pafumi (OdG Sicilia N° 165054) Classe 1956. Giornalista pubblicista dal 1993. Sono stato responsabile di diversi uffici stampa e direttore responsabile di alcune testate cartacee e online. Dal 1990 corrispondente del Giornale di Sicilia, e dall'apertura, di GdS online. Redattore di Freepressonline dal 2024.