16 Novembre 2024

Andrea il volley nel cuore

Andrea il volley nel cuore

“Studio in America, i college favoriscono lo sport”, afferma il ventiduenne atleta prossimo alla laurea in Marketing alla Roosevelt University di Chicago e avviato verso la carriera da atleta professionista

Manca un semestre per conseguire la laurea in Marketing. E concludere un’esperienza straordinaria di vita. Andrea Di Paola, classe 2002, ha scelto di cambiare vita, di rompere gli indugi, di andare negli States e così è avviato verso una carriera da sportivo professionista dopo essere andato a studiare in America tre anni fa.

Lui giocatore di pallavolo nel regno dello sport

Studio – ci racconta – Marketing a Roosevelt University a Chicago e faccio parte della squadra di pallavolo che milita nel campionato NCAA. È un sogno che si realizza passo dopo passo, ma che mi consentirà di avere un buon punto di partenza nella vita”.

Figlio d’arte (Alvaro giocava a pallavolo, mamma a tennis) anche la sorella Silvia gioca a pallavolo. Una famiglia sportiva con i valori dello sport. “Vorrà dire che è nel nostro DNA”.

Perché lei è andato in America?

Sono andato in America in cerca di nuove esperienze uniche. Dal punto di vista accademico volevo fare qualcosa che mi avrebbe dato la possibilità di avere molte più opportunità a livello lavorativo dopo il college mentre a livello sportivo volevo comunque competere ad alti livelli e allo stesso tempo poter studiare per una laurea, cosa che in Italia è difficile fare allo stesso tempo”.

Il sistema scolastico quanto agevola le carriere sportive in Italia?

Questo è appunto uno dei più grandi motivi per cui sono andato in America. Molto spesso se pratichi uno sport a livello agonistico, non hai tempo o possibilità di studiare per un’università normale, infatti, molti sportivi sono costretti ad intraprendere vie alternative come le università online. Ho scelto l’America perché ogni college dà molta importanza allo sport, mettendolo avvolte allo stesso livello dello studio. Ovviamente ci sono delle regole per cui se non mantieni un determinato voto, non sarai eleggibile per giocare”.

Perché tanti studenti vanno via dall’Italia?

Purtroppo, molti studenti vanno via in cerca di un futuro che la Sicilia difficilmente offre. Le opportunità lavorative in Sicilia non sono comparabili a quelle del nord o tanto meno quelle fuori Italia”.

Cosa le riserva il futuro?

Dopo la laurea le alternative sono due, o continuo a fare il master come secondo allenatore con una borsa di studio pagata dalla squadra, oppure provo a trovare un lavoro e comincio la mia vita lavorativa”.

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Nunzio Currenti

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