17 Novembre 2024

“A quatela”, successo al Teatro Garibaldi di Giarre

“A quatela”, successo al Teatro Garibaldi di Giarre

SI REPLICA STASERA AL CINETEATRO GARIBALDI DI GIARRE “A QUATELA” DI TURI GIORDANO. APPLAUSI A SCENA APERTA IERI ALLA COMPAGNIA TEATRALE JONICA DIRETTA DA ROSARIO MINARDI. PRESENTE L’AUTORE ALLA PRIMA.

L’attore e regista catanese Turi Giordano, da sempre appassionato ricercatore ed indagatore di storia del teatro, è l’autore della commedia “A Quatela”, adattamento teatrale dello stesso Giordano, che ha raccolto alcuni rari testi dell’autore belpassese Nino Martoglio, quali “Punto a croce e nodo piano” e “Passo Luparo”, che hanno visto la stampa in riviste poco diffuse in Sicilia nel 1911-1912 e “I Civitoti in Pretura”, nella prima stesura del 1894.
La commedia in tre atti “A Quatela”, venne pubblicata a puntate, da settembre a novembre del 1895, sul giornale martogliano “Il D’Artagnan”, a firma Cicca Stonchiti, un colorito insieme di dialoghi popolari che vedono protagonista il popolo della Civita catanese con un astruso linguaggio inventato per l’occasione e che vedono sfilare per la prima volta personaggi quali Cicca Stonchiti, Messer Rapa, Don Procopiu, Lona ‘a Buffa che vedremo poi nelle più celebri commedie martogliane. Con questa commedia Turi Giordano toglie dall’oblio tre atti unici che non aggiungono nulla alla grandezza di Martoglio, ma che sicuramente fanno piacere ai ricercatori e ai cultori del teatro siciliano. La messa in scena , sabato 16, di questo lavoro da parte della Compagnia teatrale Jonica di Riposto al cine teatro Garibaldi di Giarre , in replica oggi (domenica 17, alle ore 17.30) per la regia di Rosario Minardi , ha riscosso il gradimento del pubblico, grazie alla efficace prestazione degli attori e del noto cantastorie Luigi Di Pino, che con maestria ha amalgamato i vari esilaranti episodi della vita quotidiana nel popolare quartiere della Civita catanese.

Minardi ha dato una notevole dinamicità ai dialoghi in catanese arcaico che, nonostante la difficoltà di comprensione per chi non ha dimestichezza con il dialetto, hanno comunque suscitato l’ilarità del pubblico, divertimento sottolineato da lunghi e scroscianti applausi. Il lavoro corale del cast, i cui attori hanno ben saputo indossare le maschere dei personaggi popolari, è riuscito a creare la giusta, rumorosa, anzi chiassosa atmosfera della Civita. Convincenti sono stati Adolfo Ursino nei panni di Don Procopiu Ballacchieri, delle due antagoniste principali Silvestra Nascadipipa (Elvira Piacenti) e Serafina Faccitagghiata (Lucilla Trombetta) le curtigghiare che si querelano a vicenda, finendo davanti al pretore (Bernardet Anastasi) affiancato dal cancelliere (Manuela Antoci). Azzeccato il trucco e parrucco delle due attrici con tanto di baffoni. Ottima l’interpretazione di Maria Grazia Leotta nella parte di Cicca Stonchiti, “curtigghiara” per eccellenza, che fa “pioggia e potta” aizzando ora l’una ora l’altra contendente.  Spassose le interpretazioni di Giovanni Spada, nei panni del vigile Messer Rapa, di Adele Nicotra (Lona ‘a buffa) sempre impeccabile negli interventi e nel rispetto dei tempi, con presenza scenica calzante; dei due innamorati Cuncetta Barghigghia (un efficace Dario Lo Giudice) – Tina Allicca Allicca (la brava Maria Pia Pennisi) e i due popolani Miciu Miscaloru (Pippo Lo Cicero, timido suonatore) – Cocimu Sparafucili ( Rosario Rizzieri, spavaldo tirapiedi). Tutti hanno dato il massimo interpretando con “aspetto quasi clownesco” le personalità delineate dall’autore, personalità talora grottesche in un mondo di un’epoca diversa, ma che in fondo non è poi tanto diversa dai quartieri popolari dei nostri giorni. Sempre creative le scenografie di Gaetano Venuto e Mariangela Grasso , messe in risalto dalle luci e i suoni di Salvo Spina. Il prossimo, spettacolo, “Le fortune di Tofulu”, per la regia di Eugenio Patanè, si terrà sabato 15 febbraio(in replica domenica 16) alle ore 17.30 al Cine Teatro Garibaldi.

Mario Pafumi

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Daniele Lo Porto

Daniele Lo Porto

Daniele Lo Porto (OdG Sicilia N^ 50259) Classe 1959. Giornalista professionista dal 1992. Sono stato capo dell'Ufficio stampa della Provincia regionale di Catania e redattore di Telecolor. Dal 1984 corrispondente del Giornale di Sicilia, dal 2020 di Tgs e di Freepressonline. Nel 2008 nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.