03 Novembre 2024
L’avvocato risponde: la custodia cautelare in carcere
Questa settimana l’avvocato De Luca spiega cos’è la custodia cautelare in carcere
È disposta dal giudice su richiesta del Pubblico Ministero. Competente è il giudice per le indagini preliminari, se l’esigenza cautelare emerge durante la fase delle indagini, altrimenti è il giudice presso il quale pende il giudizio.
Con il provvedimento che dispone la custodia, il giudice ordina agli ufficiali e agli agenti di polizia giudiziaria che l’indagato o imputato sia catturato e immediatamente condotto in un istituto di custodia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Prima del trasferimento nell’istituto, la persona sottoposta a custodia cautelare non può subire limitazioni della libertà se non modalità strettamente necessarie alla sua traduzione.
Va specificato invece cosa è il fermo di indiziato di delitto. Pur incidendo anch’esso sulla libertà personale, fa riferimento ad un momento antecedente ed a un soggetto diverso che lo impone. La custodia cautelare può essere disposta soltanto quando ogni altra misura risulti inadeguata. I presupposti sono: pericolo di reiterazione del reato, pericolo di fuga o pericolo di inquinamento delle prove.
Il pubblico ministero deve anche presentare tutti gli elementi a favore dell’indagato.
A pena di nullità devono essere contenuti alcuni elementi: le generalità dell’imputato, la descrizione del fatto con l’indicazione delle norme di legge violate e l’esposizione. Non meno importante la valutazione delle esigenze cautelari degli indizi che giustificano in concreto la misura disposta con le specifiche ragioni per le quali le esigenze cautelari non possono essere soddisfatte con altre misure, la data e la sottoscrizione del giudice.
avv. Piergiuseppe De Luca