31 Ottobre 2024

Il “caso Barbagallo”: tanto rumore per tutto

Il “caso Barbagallo”: tanto rumore per tutto

Scontro acceso tra le due diverse anime forziste per conquistare la leadership politica nel territorio etneo

Il democratico Gerri Barbagallo diventa forzista. L’ufficializzazione nel Consiglio comunale di mercoledì, dopo le polemiche che avevano rischiato di lasciare in ammolo a metà del guado, nel Gruppo Misto, l’ormai ex esponente del Pd.

L’anticipazione via social del deputato regionale Nicola D’Agostino, durante la reunion palermitana dei post berlusconiani, aveva creato un confronto al calor bianco tre le due anime forziste, la prima che ha un collegamento diretto tra D’Agostino, appunto, e il governatore Renato Schifani, e l’altra con Marco Falcone, eurodeputato, come punto di riferimento.

Abbiamo appreso dai social di un presunto ingresso di un consigliere ex Pd nel nostro gruppo. Si tratta di un annuncio fatto senza considerare i vertici provinciali e cittadini del partito, né il Capogruppo che rappresenta il gruppo stesso, ignorando peraltro il regolamento del Consiglio Comunale di Catania – aveva dichiarato “a caldo”, senza far ricorso alla minima diplomazia, il capogruppo di FI a Palazzo degli elefanti, Piermaria Capuana, di stretta osservanza falconiana .

Quest’ultimo, all’articolo 15, stabilisce infatti che debba essere avanzata una richiesta formale al gruppo di destinazione, la quale deve essere accettata dal Capogruppo. Ad oggi, nessuna richiesta di questo tipo è mai stata presentata, né accettata. Purtroppo  itentativi di bypassare la classe dirigente azzurra, le regole del nostro partito, costituiscono una mancanza di rispetto verso Forza Italia e, soprattutto, verso i nostri elettori.

Ha ragione il presidente Schifani che, dal palco della manifestazione di Palermo, riferendosi al sindaco Roberto Lagalla, ha ricordato che chi fa parte di una squadra deve entrare in una logica di confronto. Quando si è in una squadra ci si riunisce, ci si parla, si rispettano le regole. Dispiace vedere che non sempre è così. I nostri elettori – conclude – sostengono un progetto politico costruito su confronto e trasparenza, non su decisioni calate dall’alto o giochi di palazzo”.

Al Capuana rampante aveva risposto, per le rime, il vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Riccardo Pellegrino:

La volontà di ingresso in Forza Italia di Gerri Barbagallo non è calata dall’alto e dispiace sentire queste parole dal collega Capuana: lui stesso ha incontrato il consigliere Barbagallo e tutti i passaggi preliminari e politici sono stati fatti come normale. La richiesta ufficiale è stata protocollata alla direzione del gruppo consiliare di Forza Italia ed è il completamento formale di un dialogo politico che Gerri Barbagallo ha intrapreso con il partito tutto e a tutti i livelli, nazionale, regionale e cittadino. Vorrei ricordare al collega Capuana che l’europarlamentare Marco Falcone, che stimo moltissimo e che io stesso ho supportato in fase di campagna elettorale, non può essere l’unico nostro riferimento. Lo è per l’Europa, ma la sua partenza per Bruxelles ci obbliga inevitabilmente a cambiare i nostri interlocutori locali”.

Eccolo il vero problema: conquistare o riaffermare la leadership politica sul territorio. Intanto, il neo forzista ringrazia tutti “per l’accoglienza e per la grande opportunità”. Tanto rumore per nulla. O per tutto.

redazione

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