26 Ottobre 2024

Il maltempo non è un’emergenza, ma una realtà con cui convivere

Il maltempo non è un’emergenza, ma una realtà con cui convivere

A Catania si è passati dall’emergenza cenere vulcanica, con tante strade ancora da spazzare a quella idrogeologica. Tanto è durato il temporale spazza Etna. La situazione comunque non cambia da anni: siamo in (costante) emergenza!

Quella dei rifiuti, anche se in questi giorni non se ne parla, resta. Ma tornerà alla ribalta all’approvazione del bilancio del Comune quando ci sarà l’aggiornamento della Tari, che speriamo non porti a sgradevoli sorprese.

Andando così le cose non ci sarà mai una programmazione del territorio tangibile per il cittadino, che in estate vede la città bruciare – il rischio incendi è un’altra emergenza stagionale -, e in inverno deve difendersi dalle inondazioni.

Da più parti si dice che il territorio non è adatto a sopportare simili piogge, ma è anche vero che l’allarme è stato lanciato dal 2018.

Le Amministrazioni locali, imprigionate da dissesti finanziari e conti in rosso, spesso sono inermi nel fronteggiare le varie emergenze che si susseguono con una regolarità fantozziana, ma è anche vero che in sei anni nulla è stato fatto, o quasi.

Gli scienziati ora sono a raccolta da vari amministratori locali ma per quest’anno è tardi per intervenire in modo efficace.

Facciamocene una ragione ben consci che in caso di pioggia a Catania avremo il fiume Etnea con tutti i suoi affluenti, i laghi Duomo e Alcalà pronti per essere fotografati e filmati e magari inseriti in qualche catalogo di viaggi, come se fossero un’attrazione turistica visto che proprio il turismo lo si vuole destagionalizzare.

redazione

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