06 Ottobre 2024

‘Ndrangheta e pallone: a Catania mafia e calcio dal 1980

‘Ndrangheta e pallone: a Catania mafia e calcio dal 1980

Gli arresti degli ultrà per presunti affari illeciti e pressioni su Milan e Inter della ‘ndrangheta fanno sobbalzare dalla sedia ma la storia non è inedita. Dal mito del Giambellino, noto quartiere milanese della prima “mala” andiamo a Catania. 

Qui negli anni ’80 i Ferlito e i Santapaola si contendevano il territorio a colpi di pistola e a morti ammazzati. In questo contesto qualcuno pensò che qualcosa si poteva fare anche con la squadra di pallone, allora del cavaliere Angelo Massimino, mostrando acutezza criminale.

Erano i primi giorni del mese di giugno del 1980 e io con qualche amico avevamo organizzato un quadrangolare di calcio con Catania, Ascoli, Torino e Napoli”. Niente di strano sennonché a fare questa dichiarazione era Giuseppe Ferone, Cammisedda, durante la sua deposizione del 28 febbraio 1996 al processo Orsa Maggiore. Addirittura, il pentito, racconta che durante l’evento si tenne pure un summit di mafia all’interno dello stadio. A sobbalzare dalla sedia fu quella volta il procuratore Amedeo Bertone, che in diretta scoprì l’inedito risalente a 16 anni prima.

Dopo anni purtroppo nulla è cambiato

Qualcuno, infatti, deve ancora spiegare, cosa facevano, il 13 marzo scorso, dei mammasantissima al Cibalino, mentre la squadra veniva aggredita da esponenti mafiosi del clan “Ceusi”.

Non stiamo parlando di tifosi scalmanati o particolarmente esagitati, ma di esponenti di Cosa nostra, che per esporsi devono avere un motivo più che buono, e il tifo non lo è stato mai.

Salvo Giuffrida

Salvo Giuffrida

Salvatore Giuffrida (OdG Sicilia N^ 171391). Classe 1970 giornalista (ex chimico). Il mio motto: “Seguire ma mai inseguire”.