03 Ottobre 2024
Ad Acireale un fondo per il recupero dei beni confiscati alla mafia
È di 14.731,85 la somma destinata dal sindaco di Acireale Roberto Barbagallo per il recupero dei beni confiscati alla mafia di contrada Zaccanazzo.
Il sindaco Roberto Barbagallo ha deciso di destinare il Fondo per la legalità e la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori “alle opere di ristrutturazione ordinaria e straordinaria dei beni confiscati di contrada Zaccanazzo e destinati a fini sociali”. Con una nota il primo cittadino ha dato indicazione all’Area Finanziaria di impegnare così la somma €. 14.731,85, somma erogata in favore del Comune di Acireale per l’anno 2024, come da riparto di cui al decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’istruzione e del merito e con il Ministro dell’economia e delle finanze del 5 agosto 2024. Il contributo erogato è utilizzato dagli enti locali beneficiari, secondo le proprie autonome scelte, per l’adozione di iniziative per la promozione della legalità volte a realizzare il rafforzamento della democrazia locale.
Nell’agosto scorso l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha destinato i terreni di contrada di Zaccanazzo al Comune di Acireale. Con il decreto di destinazione, l’area confiscata da 1750 metri quadrati, ad angolo tra via Barbagallo e via Cerami, è stata ufficialmente trasferita al patrimonio indisponibile dell’Ente per l’utilizzo per finalità istituzionali/sociali.
La giunta guidata dal sindaco Roberto Barbagallo aveva formalizzato l’interesse a ottenere in gestione le due particelle catastali che ricadono nel territorio di propria competenza.
I due terreni contigui si trovano in zona agricola del P.R.G. ed in fascia di rispetto del bosco e pertanto inedificabile. L’area, in cui i precedenti proprietari avevano realizzato una piscina, è in stato di abbandono.
Il sindaco Barbagallo aveva sottolineato la volontà dell’Amministrazione di avviare al più presto l’iter per il recupero e la riqualificazione dello spazio: “Questa somma erogata dal decreto interministeriale potrebbe consentirci di avviare il recupero dell’area requisita alla mafia tanti anni fa, riteniamo sia la scelta più giusta. L’acquisizione di questo bene è un segnale di legalità importante per la nostra comunità. Avevamo avviato l’iter nel 2015, nella passata esperienza amministrativa, convinti che aprire e consegnare i beni confiscati ai cittadini sia una forma di riscatto per tutti. Questo spazio, che un tempo era meraviglioso, oggi purtroppo è molto degradato. Abbiamo immaginato da subito di trasformarlo in un ambiente per i più piccoli, destinato ad attività ludico ricreative, uno spazio utile per la crescita della comunità”.