04 Settembre 2024

A Camporotondo è vietata la somministrazione di cibo ai randagi

A Camporotondo è vietata la somministrazione di cibo ai randagi

Sud Chiama Nord contro il divieto di somministrazione di cibo agli animali randagi presso il Comune di Camporotondo Etneo (CT).

Con ordinanza del 12 luglio 2024, il Sindaco del Comune di Camporotondo Etneo ha disposto il divieto per i cittadini di somministrare cibo agli animali randagi, autorizzando tale attività esclusivamente ad operatori accreditati dal Comune, previa comunicazione del luogo specifico in cui la somministrazione avverrà.

L’Onorevole Ismaele La Vardera (del Partito Sud Chiama Nord) non ci sta: “Provvedimenti di tale natura suscitano rilevanti perplessità sotto molteplici profili normativi, etici e di opportunità amministrativa, risultando altresì in contrasto con le competenze istituzionali attribuite ai Sindaci, che includono la tutela della salute e del benessere degli animali presenti nel territorio comunale” – scrive in una lettera inviata all’ARS indirizzata al Presidente della Regione Renato Schifani e all’Assessore Regionale della Salute Giovanna Volo.

La richiesta dell’Onorevole di sospendere il provvedimento restrittivo del sindaco è stata sottoscritta e fortemente avallata dagli Onorevoli Cateno De Luca – alla guida del Partito ScN -, Giuseppe Lombardo e Matteo Sciuto.

“Animali affamati e malnutriti sono più suscettibili a contrarre malattie – continua La Vardera – , contribuendo così a peggiorare le condizioni di igiene pubblica e a incrementare il degrado urbano, anziché migliorarlo. Tali misure, inoltre, disincentivano la collaborazione della cittadinanza, che spesso rappresenta una risorsa preziosa per il controllo del fenomeno del randagismo, in assenza di una sufficiente presenza di personale accreditato”.

La soluzione per contrastare il randagismo non è non nutrire gli animali ma sterilizzarli

“La sterilizzazione rappresenta lo strumento realmente efficace per la gestione del fenomeno, poiché agisce sulla radice del problema, riducendo il numero di cucciolate indesiderate e, conseguentemente, di animali vaganti sul territorio” – conclude La Vardera.

Non esiste alcun divieto valido su tutto il territorio italiano che impedisca ai cittadini di nutrire cani e gatti randagi. Già negli anni ’90 il Consiglio di Stato precisava che “nessuna norma di legge fa divieto di alimentare i randagi nei luoghi in cui essi trovano rifugio”.

Gli avvocati catanesi Floriana Pisani e Margherita Mannino aggiungono:

“Questo provvedimento del sindaco è del tutto illegale perché non si può impedire alle persone benemerite e/o volontari di nutrire gli animali. Chiederemo alle associazioni animaliste d’impugnare l’ordinanza. Anni fa, nel 2021, abbiamo fatto causa contro il Comune di San Pietro Clarenza. Dispiace costatare come nel catanese si perseveri con questi comportamenti illegittimi nei confronti degli animali”.

redazione

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