15 Agosto 2024

La bacchetta magica di Claudia Patanè | Eccellenze siciliane

La bacchetta magica di Claudia Patanè | Eccellenze siciliane

La prima bacchetta da direttrice d’orchestra è stato uno spaghetto, sottratto alla pentola prima della cottura, agitato nell’aria vibrante di note immaginarie

Un colpo di fulmine esploso quando aveva 11 o 12 anni, voce bianca nel coro dell’Istituto musicale Vincenzo Bellini. Un vero e proprio innamoramento per quella figura che, dimenandosi in modo apparentemente incomprensibile,
dominava cantori e musicisti.

Il diploma in pianoforte e composizione, poi la laurea specialistica in direzione al Santa Cecilia di Roma, esattamente dieci anni fa. Lo spaghetto si è già trasformato da tempo in una bacchetta magica che modella armonie,
forgiata nella direzione dell’orchestra stabile de gli studenti del Conservatorio, collaudata al Teatro Eliseo dal 2015 e rodata con le prime ensemble a Roma e, via via, in tutta Italia. Il sogno di Claudia Patanè è diventato realtà, in
“buca” o sul podio di tanti teatri, in giro per il mondo.

La presenza di direttrici è diventata abituale nei teatri: si va verso la pari opportunità anche in questo settore artistico?
Ormai sono quasi dieci anni che le donne hanno conquistato questo ruolo dirigenziale, almeno in Italia , grazie anche a borse di studio e concorsi specifici. Ma, io sono contraria alle così dette “quote rosa”: bisogna dimostrare di essere bravi, indipendentemente dal genere. Negli Stati Uniti o in Canada forse le proporzioni sono al contrario, anche perché i criteri di valutazione e selezione sono diversi dai nostri. Speranza Scappucci , ad esempio, dirige molto all’estero e relativamente poco in Italia”.

Claudia Patanè bacchetta magica

Qual è il suo riferimento? A chi si ispira quando sale sul podio?
La stella polare, il vero ultimo gigante tra i direttori era Zubin Mehta che dirigeva Carreras, Domingo e Pavarotti ”.

Anche lei dirige molto all’estero, perché?
“Perché partecipo ai concorsi, mi presento alle audizioni, mando i video dei miei concerti e il mio curriculum. All’estero sono questi i criteri di valutazione. Di recente sono stata chiamata a dirigere in Sud Africa, dall’altra parte del mondo vorrei dire, in termini culturali e geografici, ed è stata una esperienza gratificante, bellissima, dove ho ricevuto recensioni importanti. Hanno scritto che quello diretto da me era stato il più bel concerto della stagione di Johannesburg”.

Lei è una catanese di Giarre. Domanda inevitabile su Vincenzo Bellini: si provano emozioni particolari a dirigere le sue melodie?
Bellini è un testimonial eccezionale della nostra arte e della nostra cultura da quasi duecento anni. Una stella in un firmamento di grandi ed eterni compositori italiani e stranieri. Forse, paradossalmente, meno valorizzato proprio in Sicilia rispetto altri contesti. Sì, ci si emoziona”.

Claudia Patanè bacchetta magica

Chi è Claudia Patanè (clicca qui) la direttrice d’orchestra dalla “bacchetta magica”

Nata a Giarre, a soli 20 anni ha conseguito il prestigioso titolo di direttrice d’orchestra, la più giovane d’Italia, presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, dopo il diploma con il massimo dei voti in pianoforte all’Istituto musicale Vincenzo Bellini di Catania.

Donato Renzetti l’ha definita “uno dei più interessanti talenti della sua generazione”, dopo aver conseguito il diploma di Alto perfezionamento in Direzione d’orchestra presso l’Accademia Musicale Pescarese.
Si è distinta alla guida di numerose orchestre, in Italia e all’estero, tra cui Orchestra e Coro del Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” di Catania, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, Pazardjik Symphony Orchestra, Severočeská filharmonie, Orchestra del Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche. Appassionata e attenta interprete, il suo repertorio spazia dal barocco al contemporaneo, sia sinfonico sia lirico.

 

*intervista di Daniele Lo Porto (pubblicata il 14 settembre 2023 – “Eccellenze siciliane” supplemento settimanale di FreePressOnline ” )

 

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