13 Agosto 2024
Furti d’acqua società Acoset a Pedara: arrestano 47enne
Siccità, temperature elevate e furti d’acqua dalle condutture idriche con evidenti disagi per la popolazione. Il 47enne si riforniva d’acqua illecitamente
Dovrà risarcire consorzio acquedotto etneo A.Co.S.Et per aver beneficiato dell’uso dell’acqua per rifornire il suo appartamento e anche il garage al piano terra. Aveva realizzato un collegamento mediante un tubo multistrato della lunghezza di 55 cm che, passando dalla colonna montante, raggiungeva la rete pubblica.
I Carabinieri della Stazione di Pedara, acquisito il quadro informativo fornito dal personale A.Co.S.Et, grazie alla profonda conoscenza del territorio, hanno avviato una serie di mirati accertamenti volti ad individuare i “ladri d’acqua”, arrestando per furto aggravato un 47enne del posto, pregiudicato, impiegato, che aveva effettuato un allaccio abusivo diretto alla rete idrica pubblica.
Come avvenivano i furti d’acqua
Operazione scattata in virtù della collaborazione avviata tra il Comando Provinciale Carabinieri di Catania e il consorzio acquedotto etneo A.Co.S.Et, che attraverso il confronto dei flussi di acqua erogata e quella effettivamente contabilizzata, è in grado di circoscrivere le aree dove svolgere i controlli.
Mediante il collegamento idrico, il proprietario dell’immobile riusciva a riempire costantemente una vasca di riserva di ben 1.500 litri, sistemata proprio nel garage, e poi, con un motore di “rilancio”, faceva in modo che l’acqua risalisse al piano superiore, dove alimentava bagni, lavandini, lavatrice e lavastoviglie.
Nessuna bolletta per lui dunque, anzi, il bypass comprometteva la pressione dell’acqua riducendolo il flusso per le abitazioni degli altri condomini, danneggiando, così, gli utenti “regolari”.
Il furto andava avanti da almeno 2 anni, e sono in corso i conteggi per poter quantificare quanti mq di acqua siano stati illegalmente sottratti e, dunque, quale importo il trasgressore dovrà risarcire alla società A.Co.S.Et.
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