05 Agosto 2024

Occhio al pacco a domicilio: aumenta il numero dei truffati

Occhio al pacco a domicilio: aumenta il numero dei truffati

Sembra una Catena di Sant’Antonio difficile da spezzare. Uno scherzo di cattivo gusto che lascia l’amaro in bocca ai destinatari e le tasche piene ai truffatori. La truffa del pacco a domicilio a quanto pare non ha ancora subìto un colpo d’arresto nonostante le molteplici segnalazioni.

Il primo avvertimento è giunto alla nostra redazione il 31 luglio 2024 (leggi l’articolo). A lanciare l’appello social è stato Salvo Pappalardo, assessore del Comune di Belpasso (provincia di Catania). Pappalardo ha caldamente invitato i cittadini a prestare attenzione ai “truffatori vestiti da corrieri di Poste Italiane” e denunciare l’accaduto alle autorità competenti.

Il pacco, consegnato a Belpasso, risulta esser stato spedito con Poste Italiane da Logistica ws23@gmail.com (mittente) – Via Asti, 71 Tre, 10026 Santena (Piemonte). Peso 001 kg. L’importo in euro da pagare è 20 euro. Il pagamento, si specifica, dev’esser effettuato in contati da versare sul CC servizio.

truffa

pacco ricevuto a Belpasso (provincia di Catania)

I pacchi non sono mai stati ordinati dal destinatario della consegna

Da quel giorno sono state diverse le chiamate e le denunce pervenute alla nostra mail di redazione (redazione@freepressonline.it) oltre i confini della nostra isola, specie dal Nord Italia. La truffa, infatti, pare esser stata studiata a livello nazionale.

Abbiamo quindi chiesto ai nostri lettori di documentare l’accaduto inviandoci qualche scatto dei pacchi ricevuti. Dal racconto fotografico abbiamo scoperto che non tutti i pacchi sono vuoti all’interno.

pacco a domicilio

pacco ricevuto a Neviano (provincia di Lecce)

In due destinatari hanno trovato all’interno del pacco oggetti di poco valore. Uguale il mittente e la modalità ma diverso l’importo. I truffati però, a differenza di coloro che hanno ricevuto il pallo vuoto, hanno pagato 30 euro in contanti.

Ieri abbiamo ricevuto un’altra segnalazione da Neviano, in provincia di Lecce:

“Ho letto il vostro articolo e ahimè anche i miei genitori sono rimasti truffati. Il pacco aveva all’interno un braccialetto di bigiotteria e hanno chiesto 30€ per il contrassegno”.

Riportiamo il racconto integrale di una nostra lettrice che, grazie al nostro articolo, ha scoperto d’esser stata vittima di truffa:

“Io abito a Villarotta, in provincia di Reggio Emilia, Emilia Romagna. Vi allego le foto, le stesse che ho girato ai carabinieri nella denuncia fatta il giorno successivo in data venerdì 2/08. Il vostro articolo mi è stato utile per poter dare maggiori informazioni alle autorità.

Nel pacco è presente il numero di telefono che ovviamente suona a vuoto e su WhatsApp parte un messaggio automatico con scritto che sono in ferie.

pacco a domicilio

pacco ricevuto a Villarota (provincia di Reggio Emilia)

Assurdo, io mi trovavo in casa con la mia bimba di pochi mesi, ho accettato il pacco presa dalla priorità di tornare in casa da lei che piangeva, sono stata molto ingenua e stupida, ma pensavo (sbagliando) che forse il mio compagno avesse ordinato qualcosa e che si fosse dimenticato di dirmelo.

Il pacco al suo interno presentava una confezione di candeline e alla consegna ho pagato €30 (né tanto, né poco). Se la cifra fosse stata più alta con ogni probabilità sarei stata più cauta.

L’indirizzo del mittente è lo stesso riportato sul vostro articolo. Purtroppo nella nostra via non ci sono telecamere per poter identificare la targa del furgone ma era blu, ho specificato tutto ai carabinieri. Gli auguro che li spendano tutti in medicine questi ladruncoli”.

In questi casi la Polizia Postale consiglia di presentare denuncia presso il più vicino ufficio di Polizia.

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Chiara Lucia Germenà

Chiara Lucia Germenà

Chiara Lucia Germenà (OdG Sicilia N^ 177881). Classe 1996. Giornalista e Dott.ssa in “Lingue e Letterature Comparate”. Appassionata di cultura e spettacolo: “Se non mi trovi cercami a Teatro”.