15 Giugno 2024

Fce e metropolitana, guardiamo al futuro

Fce e metropolitana, guardiamo al futuro

Il dg di Fiore: “La dismissione della littorina era da sempre nei programmi di sviluppo di Fce

Dunque sabato 15 giugno sarà l’ultimo giorno “in servizio” della littorina Fce in partenza dalla stazione Borgo. “Ma non sarà la chiusura di un servizio, piuttosto – precisa il direttore generale di Fce Salvo Fioreil suo raddoppio. Da Piano Tavola, inoltre, il percorso tornerà in superficie e resterà il giro “storico”, e affascinante, di sempre”.

Gli sviluppi della metropolitana

Per essere chiari, ad oggi la linea metropolitana parte da Stesicoro e arriva a Nesima. Lungo questa direttrice a breve dovrebbero aprire le stazioni di Fontana e Monte Po e si sta lavorando sull’apertura del cantiere per il prolungamento in galleria da Monte Po a Misterbianco, da realizzare entro il 2026. Ad oggi con i cantieri già in atto (Misterbianco-Paternò) e, come detto, quelli previsti in prossima apertura (Monte Po-Misterbianco) laddove la linea è o sarà interrotta è stato attuato un servizio sostitutivo autobus fino alla metropolitana etnea, che durerà fino a completamento della linea riammodernata.

La tratta potrà essere riqualificata a mobilità dolce, come in atto tra Paternò e Adrano”

Per inciso, superato Paternò già da 15 anni i quattro chilometri di linea in superficie fino ad Adrano sono stati dismessi a favore del percorso sotterraneo che passa per Biancavilla, Santa Maria di Licodia e, appunto, Adrano. “Abbiamo fatto la stessa cosa che stiamo attuando oggi da Borgo a Nesima, e a breve a Fontana e Monte Po – rileva Fiore – ma allora nessuno ha gridato allo scandalo, anzi, si è salutata la modernità, e la sicurezza, con entusiasmo”.

Proprio sulla tratta in superficie dismessa i sindaci di Paternò, Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia e Ragalna hanno richiesto al Demanio la concessione d’uso e previsto la riqualificazione per la “mobilità dolce”, percorsi pedonali e ciclabili, stazioni incluse, attraverso fondi del Pnrr.

Nuove prospettive per la linea ferrata in dismissione di Fce

La storica tratta in superficie – ricorda Fiore – era nata nel 1895 a margine di quella che allora era Catania antica: una linea che una volta aveva un senso. La città poi si è sviluppata senza regole rispetto all’urbanistica, tanto che oggi sui fronti di sicurezza e velocità la linea in superficie nei contesti urbanizzati risulta davvero anacronistica”.

La tratta dismessa sarà restituita al Demanio

Quando avete deciso di dismettere la littorina? “La dismissione – risponde- in realtà rientra da sempre nel programma di sviluppo di Fce, ora c’è stata una accelerazione anche grazie ai fondi del Pnrr. Si parla di eliminare i passaggi a livello (almeno 7/8 da Borgo a Nesima) e “liberare” dalla ferrovia, come accade in tutte le città europee. La tratta dismessa verrà restituita al Demanio, il Comune potrà così chiederne la concessione d’uso per riqualificarla a scopo di mobilità dolce e a favore dell’urbanistica”. Si pensi solo cosa si potrà fare a Cibali, dove la linea ferrata divide in due il quartiere…

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Maria Elena Quaiotti

Maria Elena Quaiotti

Maria Elena Quaiotti, Tessera Odg n. 184727 Odg Lombardia. Pavese di nascita, mezzosangue cilena, dall’insana (o forse no?) curiosità. Per asper ad astra, perfino in Sicilia.