15 Giugno 2024

Da PalaCatania a PalaPizzo, i sì non bastano

Da PalaCatania a PalaPizzo, i sì non bastano

Palasport a Catania. Oltre 13.000 firme raccolte a favore dell’intitolazione a Lilyana Pizzo. Petizione aperta

PalaCatania… o PalaPizzo? La comunità catanese e non solo, chiede a gran voce l’intitolazione del PalaCatania a Lilyana Pizzo, figura storica della pallavolo femminile che nel 1980 portò il Tricolore a Catania. Risultato indiscusso che non vuole restare confinato al solo mondo del volley, ma che vuole prendersi lo spazio che merita nella Hall of fame in ambito sportivo.

Le figlie dell’allenatrice, Tiziana e Donatella, hanno lanciato da tempo la proposta sui social. Moltissime le risposte e i consensi ottenuti da tutto il mondo dello sport. Una mobilitazione innescata anche per accelerare le pratiche burocratiche avviate dal Comune di Catania (allora il sindaco era Salvo Pogliese) dopo la scomparsa della professoressa avvenuta il 17 giugno 2020 all’età di 84 anni, esattamente quarant’anni dopo dall’aver conquistato lo storico scudetto.

Gli anni passano, le Amministrazioni cambiano, i sindaci pure, ma la richiesta è rimasta senza risposta.

Intanto la petizione lanciata il 23 maggio scorso dall’Associazione nazionale Atlete (clicca qui) ottiene sempre più adesioni. Nel momento in cui scriviamo, l’hanno sottoscritta 13.386 persone (con 144 nella singola giornata). Nessuna risposta pare sia arrivata a Luisa Garribba Rizzitelli, presidente Assist Ass. Naz. Atlete.

Prossimo obiettivo: 15.000 firme.

PalaCatania o PalaPizzo, la posizione del sindacoSerena Spoto consigliera comunale MPA, ritiene l’intitolazione “un gesto doveroso”. Fa pressing sul sindaco Enrico Trantino che, nella seduta del Consiglio comunale del 14 maggio, ha detto: “Piuttosto che dare una denominazione che ci sbarrerebbe le porte rispetto a percorsi futuri, che ci potrebbero consentire la gestione di eventuali sponsorizzazioni, perché non realizzare una statua in memoria di Lilyana Pizzo che tanto ha dato allo sport catanese? Lasciando a indelebile ricordo dei posteri, una scultura, che abbia un valore simbolico e, non crei difficoltà che potrebbero maturare andando ben al di là negli anni, non riuscendo a garantire la denominazione”.

Denominare diversamente il PalaCatania: “Fosse per me, direi: intitoliamo subito!

E ha aggiunto: “Ho fatto pervenire alle figlie della maestra Pizzo questa mia proposta, attendo risposta. Ritengo sia la soluzione equilibrata. Fatta senza farmi condizionare dai rapporti personali che mi farebbero dire: intitoliamo subito! Se la città ha altre soluzioni, sono pronto a valutarle”.

Intanto la questione resta aperta: cedere alla richiesta e quindi rinominare il PalaCatania come avvenuto in altri impianti sportivi (vedi lo stadio Angelo Massimino già Cibali per l’omonimo quartiere che lo ospita, il Palaspedini alias PalaAbramo dedicato a Luciano Abramo, la piscina ex Zurria intitolata a Francesco Scuderi, o l’ex stadio Santa Maria Goretti intestato a Benito Paolone, o ancora al PalaArcidiacono impianto del Cus Catania che deve il nome ad Angelo Arcidiacono lo sciabolatore medaglia d’oro alle Olimpiadi) oppure accettare la proposta della statua?

La palla è passata alle sorelle Pizzo.

Simona D'Urso

Simona D'Urso

Giornalista sin dai primi passi al liceo, poi all’interno della facoltà di Lettere moderne, quindi nella vita di tutti i giorni, ha fatto di questa professione il suo motto: conoscere per sapere, sapere per vivere meglio. Iscritta all'Ordine nazionale dei Giornalisti, è specializzata negli Uffici stampa, ma la cronaca ha il suo fascino.