16 Maggio 2024

Prestito a tassi da usura. Sequestrati 55mila euro

Prestito a tassi da usura. Sequestrati 55mila euro

I finanzieri di Catania hanno sequestrato 55mila euro a commerciante che aveva elargito un prestito a tassi da usura.

Nei giorni scorsi, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica etnea, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare reale disposta dal locale Giudice per le indagini preliminari e relativa al sequestro preventivo di beni e disponibilità, per un valore di circa 55.000 euro.

Le indagini, eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, hanno riguardato un amministratore di una società catanese operante nel settore dell’abbigliamento.  Secondo l’accusa  erogava prestiti a tassi usurari a un agente di commercio  in stato di difficoltà finanziaria.

Il meccanismo e il prestito a tassi da usura

Dapprima per un importo di 20.000 euro, sarebbero stati richiesto  44.000 euro, con tasso di interesse pari al 157% annuale e al 210% mensile. Per  un  secondo prestito di 10.000 euro, con trattenuta iniziale a titolo di interessi di 3.750 euro, sarebbe stato ottenuto un rimborso di 12.500 nell’arco di 9 mesi. Infine nonostante la vittima avesse già corrisposto 56.500, sarebbe stata chiesta la somma totale di 60 mila euro.

Il meccanismo di usura comprendeva anche un terzo prestito di 13 mila euro. Il pagamento avveniva tramite cambiale e una fideiussione iniziale da parte della compagna della vittima proprietaria di un immobile ad Aci Sant’Antonio. per mimetizzare l’azione illecita era stato ottenuto un campionario di capi d’abbigliamento del valore di 13.000 euro. Dall’altro come si sia fatto ricorso, per ovviare al ritardo nei pagamenti da parte della vittima, agli istituti giudiziari del decreto ingiuntivo e del correlato pignoramento dell’immobile di proprietà del suo fideiussore.

I proventi illecitamente ottenuti per effetto dell’applicazione dei tassi usurari sarebbero stati impiegati in attività economiche e imprenditoriali riconducibili ai due indagati.

Potrebbe anche interessarti: Cooperazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, la Guardia di Finanza e l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia

Ultimo aggiornamento

redazione

redazione