13 Maggio 2024
Catania, aggrediti fidanzati in via Gisira
Lo sfogo social di Graziano Zappalà ad un giorno dallo spiacevole accaduto. Una denuncia che non può rimanere inascoltata. Un grido d’aiuto che descrive una Catania dalle strade sempre più “insicure”, intrise di criminalità.
Riportiamo integralmente il racconto di Graziano:
“Quello che sto per raccontare è uno degli episodi più spiacevoli che mi sia mai capitato. Catania, 12 maggio. È una calda e primaverile domenica, è la “Festa della Mamma”. Dopo una giornata intera passata a studiare sui libri – per preparare le nostre sfide professionali – io la mia ragazza decidiamo di passeggiare lungo le vie del centro storico catanese. Un rituale che ci piace ripetere, con cadenza periodica, per respirare aria di sicilianità immersi nel barocco cittadino. Uno sguardo attento alle nuove attività che animano il centro da un lato, al degrado fisico e morale che impervia le strade e i suoi cittadini dall’altro. Facciamo giusto in tempo ad ascoltare una live band difronte al Gammazita, quando decidiamo di rientrare. Siamo in via Gisira quando da lontano sento arrivare dei motorini “smarmittati”. Percepisco qualcosa di strano”.
La coppia di fidanzati è stata aggredita
“Faccio in tempo ad incastrare la mia ragazza tra due auto lì parcheggiate quando il passeggero del primo scooter allunga la mano verso di noi, in un mal riuscito tentativo di scippo o di aggressione che avviene però una frazione di secondo dopo, ad pera del passeggero di un secondo scooter. Vengo colpito al volto, con un forte schiaffo alla guancia destra. Gli scooter poco più avanti rallentano, i passeggeri si voltano, ridono e scappano”.
Nell’incedulità dell’accaduto, dopo un momento di paura e sgomento, i due rientrano a casa. Graziano denuncia in seguito la poca presenza di pattuglie al centro di Catania:
“Sono le 21:40 circa, passiamo dalla neo-pedonalizzata Piazza Mazzini, dalla via Garibaldi, da Piazza Duomo e da piazza Università. Di una pattuglia neanche l’ombra. Riesco a scorgerne una in lontananza, siamo ai “quattro canti”, fermo i poliziotti, spiego l’accaduto, denuncio.
Sono molto amareggiato. Provo vergogna, rabbia, sdegno verso una città che credo, definitivamente, non merita me e persone del mio calibro. Persone perbene, professionisti, attivi sul sociale, giovani culturalmente elevati e solidali. Persone che giornalmente lottano per cambiare la nomea di arretratezza ed inciviltà che appartiene a questo luogo”.
La Redazione di Freepressonline esprime solidarietà alla coppia e lo fa proprio dando spazio alle parole di Graziano sulle pagine della nostra testata online. Ai nostri microfoni il ragazzo ha dichiarato:
“Fortunatamente non è accaduto nulla di grave – nessuna lesione a livello fisico – ma si tratta di una violenza a tutti gli effetti. Non è sano camminare in città in allerta. In queste ore ho ricevuto tanti messaggi da parte di altri ragazzi che hanno subito simili aggressioni in centro a Catania ma che, a differenza mia, per un inspiegabile senso di vergogna che si prova in quei momenti concitati, non hanno denunciato”.
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