29 Aprile 2024

Fondi dello spettacolo, ora spunta un esposto al Tar

Fondi dello spettacolo, ora spunta un esposto al Tar

A sostegno dell’esposto è stato allegato uno studio sui beneficiari dei contributi senza gara, adducendo come la gran parte non risponde ai criteri di storicità, d’obbligo per essere ammessi al finanziamento del Furs.

Lo avevamo scritto in tempi non sospetti sul nostro settimanale dell’11 aprile, (link) dopo aver fatto i “conti in tasca al Teatro Abc”. Spulciando i documenti, pubblici, molto altro ci era sembrato non tornare, in particolare in merito ai contributi erogati dalla Regione ad associazioni di diritto privato senza previa emissione e pubblicazione di un avviso pubblico, escludendo e discriminando così altri operatori culturali del territorio. Con tanti saluti, come avevamo scritto, al principio della concorrenza.

Ora arriva la notizia di un esposto al Tar avanzata da ben 103 associazioni siciliane, 27 quelle catanesi, rivendicando come gli unici fondi e contributi a cui possono eventualmente accedere sono quelli del Furs (il fondo unico dello spettacolo) perché è prevista una gara. A sostegno dell’esposto è stato allegato uno studio sui beneficiari dei contributi senza gara, adducendo come la gran parte non risponde ai criteri di storicità, d’obbligo per essere ammessi al finanziamento del Furs. In pratica, occorrono almeno tre anni  di operatività in Sicilia, con inammissibilità del cumulo con altre forme di sostegno previste dal bilancio della Regione.

 

All’esposto inoltre si aggiungerà una istanza al governo nazionale per la violazione degli articoli 127 e 3 della Costituzione (principio di uguaglianza) oltre all’impugnazione dinanzi al Tar dei provvedimenti attuativi dell’Assessorato regionale Turismo e spettacolo, seguendo il principio di illegittimità.

Con la legge n. 3 del 31 gennaio 2024 intitolata “Disposizioni varie e finanziarie” l’Assemblea della Regione sicilia aveva approvato una serie di contributi straordinari per il corrente esercizio, contributi diretti per un totale di 7.483.550 euro autorizzati dal Dipartimento regionale del turismo, sport e spettacolo. Non si tratta dell’unico stanziamento del genere: un decreto del 12 dicembre 2023 infatti aveva già stanziato 5.630.000 euro per eventi natalizi a vario titolo e in assenza di criteri discriminanti, sempre a vantaggio di un ristretto numero di enti pubblici e privati. I fondi in particolaresono andati a 16 associazioni private per contributi che vanno dai 97 mila ai 145 mila euro, in un caso 194 mila euro. Alcune di queste associazioni inoltre sono state costituite nella stessa data del 21 giugno 2023, non rispettando così né la normativa di riferimento per gli enti teatrali privati che prevede come occorrano almeno tre anni di operatività in Sicilia, né l’inammissibilità del cumulo con altre forme di sostegno previste dal Bilancio della Regione.
Quali sono le associazioni ad aver goduto dei fondi regionali? Un elenco si trova nell’Allegato al D.D.S. n. 3690 del 28/12/2023. Ovvero  Per restare a Catania: Scenario Pubblico – Compagnia Zappalà Danza (140.544 euro), Teatro della Città s.r.l. (130.760 euro), Città Teatro (34.713 euro), Zo (27 mila euro), Ass. Buio in sala (23.774 euro), Artelé s.r.l. (22.272 euro), Compagnia Fabbricateatro (21.139 euro), Retablo (19.188 euro), Ass. Play (17.398 euro), GRIA Teatro (ex Gruppo Iarba, 14.305 euro), CTS Centro teatrale siciliano (14.170 euro), Ass. La memoria del teatro (11.675 euro), Ass. Primaquinta di Aldo Rapé (11.504 euro), Terre Forti (9.335 euro), Magma (7.293 euro).

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Maria Elena Quaiotti

Maria Elena Quaiotti

Maria Elena Quaiotti, Tessera Odg n. 184727 Odg Lombardia. Pavese di nascita, mezzosangue cilena, dall’insana (o forse no?) curiosità. Per asper ad astra, perfino in Sicilia.