Mpa a Catania parla come se fosse all’opposizione

La scusa è quella del Bilancio del Comune, la voce dell’opposizione del Mpa è di Serena Spoto. Dietro le quinte la strategia politica di Raffaele Lombardo.

“Se sembra un’anatra, nuota come un’anatra e starnazza come un’anatra, allora probabilmente è un’anatra”. È un test di logica che proviamo ad applicare al Consiglio comunale di Catania. Nello specifico al gruppo Mpa: i consiglieri parlano come se fossero d’opposizione, affrontano temi da opposizione. Allora cosa sono?

L’occasione che conferma perlomeno non buoni rapporti con il sindaco Enrico Trantino è l’approvazione del Bilancio. Ad alzare garbatamente) la voce è la consigliera: Serena Spoto.

“E’ doveroso riconoscere il duro lavoro che il Sindaco Trantino sta svolgendo nonostante le difficoltà che sta riscontrando a causa della situazione finanziaria e normativa, ma nello stesso tempo è necessaria una maggiore sinergia con il Consiglio. In assenza di questo cambio di passo sarà inevitabile adottare decisioni politiche importanti e, ove occorra, radicali. La dignità e il rispetto per il ruolo che assolviamo lo impongono in maniera assolutamente necessitata”.

“L’approvazione del bilancio – prosegue la Spoto – è il momento in cui emerge, con la massima forza, quel potere di indirizzo politico che il testo unico degli enti locali attribuisce al consiglio comunale. Determina in concreto la possibilità di perseguire quegli obiettivi che la Giunta si è prefissata e che hanno trovato consenso e adesione da parte dei cittadini nelle passate elezioni. Purtroppo il termine di 20 giorni assegnato per l’esame e l’approvazione sia del bilancio che del DUP è eccessivamente ristretto. Inevitabile chiedersi, in questo senso, come sia possibile che una scadenza originariamente prevista per il 31 dicembre e poi, successivamente prorogata sino al 15 marzo, non sia stata rispettata”.

Queste le parole di Spoto, che più che essere un’autonomista, sembra una pentastellata della prima ora. L’avvocato continua: “Il Consiglio comunale è così svuotato dei poteri ad esso attribuiti dalla legge”.

Cosa ci stà dietro queste continui attacchi all’amministrazione? La strategia politica di Raffaele Lombardo è la prima indiziata, soprattutto in vista del ripristino delle Province. Qui è il suo terreno di caccia dove la battaglia politica è aspra, aspra dura e senza colpi vietati.