22 Marzo 2024

Barriere architettoniche (a Catania), eliminarle si può, se si vuole

Barriere architettoniche (a Catania), eliminarle si può, se si vuole

Caserta (PD) chiede lumi all’Amministrazione comunale di Catania sul piano di abbattimento delle barriere architettoniche, approvata la mozione di Buceti (FdI) per le entrate degli oneri di urbanizzazione

 

Se digitate su Google le parole: “barriere architettoniche Catania” la rete proporrà subito il sito istituzionale del Comune che rimanda alla pubblicazione del 28 gennaio 2016, revisionata il 24 luglio 2023, relativa alla “Legge 9 gennaio 1989 n. 13 che prevede l’erogazione annuale di contributi per l’eliminazione di barriere architettoniche negli edifici privati”. Dunque, nessun riferimento per gli spazi e gli edifici pubblici.

Maurizio Caserta sul piano di eliminazione delle barriere architettoniche

Maurizio Caserta

Maurizio Caserta, a capo del gruppo consiliare del PD, ha chiesto all’Amministrazione  comunale quale sia, “lo stato dell’arte del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) negli edifici e negli spazi pubblici  di pertinenza del Comune di Catania. Perché la qualità della vita – ha detto a FreePressOnline si misura anche dalla capacità di una città di garantire a tutti un eguale accesso ai diritti di cittadinanza. Tra cui la libertà di spostarsi da un punto all’altro della città. A Catania questo elementare diritto non è garantito a tutti. Le norme esistono. Vanno applicate al più presto. Destinando a questo scopo le poche risorse esistenti”.

Intendiamoci, per quanto la richiesta sia giusta e legittima, il prof. Caserta – che mastica politica in ogni modo anche tra gli studenti visto che è docente ordinario di Economia Politica dell’Università di Catania -, non ha scoperto l’acqua calda.

 

Salvatore Mirabella dell’associazione “Come  Ginestre Odv – Catania”, impegnato da tempo nella battaglia dei diritti umani, combattuta dalla sua carrozzina, ricorda che: “Nel corso degli ultimi 15 anni, a prescindere il colore politico di vertice, non è mai cambiato nulla. Forse sono peggiorate le cose. Speriamo che l’Amministrazione finalmente dia una svolta al cambiamento”. Perché diciamolo, l’utilizzo dei mezzi pubblici per chi è su una carrozzina è un’impresa, accedere negli uffici è quasi impossibile… e siamo solo all’inizio della lista.

Sia Mirabella quanto dall’associazione “Luca Coscioni – Cellula di Catania” lamentano infatti, la mancanza di volontà nel capire che le barriere architettoniche sono onnipresenti e che i cambiamenti dovrebbero, prima di tutto, essere in un diverso approccio sociale e culturale: “vista l’annosa abitudine dei catanesi di parcheggiare in doppia fila, che costringe l’autista a fermarsi lontano dai marciapiedi, diventa impossibile prendere i mezzi pubblici; le pensiline sono carenti di tettoie per ripararsi in caso di pioggia; l’accesso nelle zone ZTL è possibile solo se con automobile prevista di dotazione specifica”.

LA MOZIONE PER FAR FRUTTARE E RENDRERE ATTUATIVO
IL PIANO DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Erio Buceti e la mozione sulle barriere architettoniche

Erio Buceti

Il consigliere Erio Buceti (FdI) ha proposto di impegnare “in quota non inferiore al 10%, le entrate che derivano dagli oneri di urbanizzazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti a Catania”. Ha presentato una mozione che è stata discussa al Consiglio comunale e approvata mercoledì 20 marzo. E’ stata accolta favorevolmente all’unanimità 20 voti su 20. Ancora calda di votazione, a fine seduta, l’avvocato Buceti ha detto “Sono molto soddisfatto. È uno strumento che consentirà davvero di effettuare gli interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche. È l’avvio di un percorso da cui l’Amministrazione non potrà esimersi per intervenire concretamente”.

 

Il PD catenese dice di essere al fianco di quelle realtà associative che si battono sul territorio per la difesa dei diritti civili e sociali. Per realizzare una politica di cittadinanza attiva, e per una Catania più vivibile, è stata organizzata per giovedì 28 marzo alle ore 9.30, in Consiglio comunale, una seduta di Question Time. Quanti saranno e chi saranno i partecipanti che proporranno soluzioni concrete per abbattere le barriere sociali e quindi anche architettoniche?

La mozione approvata è un inizio.

 

Leggi anche l’articolo relativo a un’altra interpellanza: Mirenda, la mozione “Interventi urgenti immobili Edilizia Popolare”

Ultimo aggiornamento

Simona D'Urso

Simona D'Urso

Giornalista sin dai primi passi al liceo, poi all’interno della facoltà di Lettere moderne, quindi nella vita di tutti i giorni, ha fatto di questa professione il suo motto: conoscere per sapere, sapere per vivere meglio. Iscritta all'Ordine nazionale dei Giornalisti, è specializzata negli Uffici stampa, ma la cronaca ha il suo fascino.