18 Marzo 2024
Irene Romera Pintor la filologa che dialoga con Vincenzo Consolo
Irene Romera Pintor e le traduzioni in spagnolo delle opere di Vincenzo Consolo.
di Margherita Francalanza
La Società Dante Alighieri di Catania in collaborazione con la Società di Storia Patria catanese, ha ospitato Irene Romera Pintor, docente ordinaria di Filologia italiana presso l’Università di Valencia, autorevole studiosa di Vincenzo Consolo, traduttrice in spagnolo di alcune opere consoliane, organizzatrice di molteplici convegni sullo scrittore siciliano, appassionata promotrice della letteratura italiana contemporanea in Spagna.
I presidenti delle associazioni, prof. Dario Stazzone e prof. Alfio Signorelli, hanno ringraziato Irene Romera Pintor, per l’instancabile lavoro e divulgazione dell’opera di Vincenzo Consolo con il quale ha già “ dialogato” nel volume “ Vincenzo Consolo : Autobiografia della lingua . con Irene Romera Pintor “, Ogni uomo è tutti gli uomini”.
La Profesora Romera ha parlato del rapporto di Vincenzo Consolo tra l’Italia e la Spagna : tecniche di traduzione, puntando soprattutto sulla complessità della lingua utilizzata da Consolo e sulla oggettiva difficoltà di traslazione.
Le Traduzioni in spagnolo di Lunaria e di Filosofiana, ha sottolineato la relatrice, sono frutto di anni di riflessione sulla lingua di Consolo ,una lingua in cui coesistono oralità e musicalità ,giochi fonetici e suggestioni provenienti da un passato linguistico siciliano sedimentato nel tempo.
Le tecniche di traduzione dall’italiano allo spagnolo, dunque, hanno avuto, per Romena, una precisa direttiva: l’utilizzo di contaminazioni linguistiche spagnole, dove il Galego, l’Aragonese, l ‘Arabo si rimescolano e permettano alla lingua consoliana originaria , di essere riascoltata in altra lingua ma con sonorità parallele.
Vincenzo Consolo, scrittore novecentesco tra i più rivoluzionari, è divenuto ormai un “classico” nella letteratura italiana del ‘900 ma la diffusione delle sue opere merita ancora un grande impegno editoriale e una promozione culturale più intensa.
E se Sciascia fu dichiaratamente legato alle evocazioni letterarie francesi, Consolo fu invece attratto dalla letteratura spagnola barocca, da Calderon a Cervantes, dove Sogno e realtà, si fondono con la memoria, con i luoghi onirici dell’archeologia ,agresti e solitari, luoghi siciliani in attesa d’essere ascoltati e che, Consolo, seppe cogliere e rivisitare.
La Sicilia dalle mille storie, dove mondo arabo e spagnolo si fondono col passato greco-romano e con l’universo autoctono, è la location narrativa di Consolo e dunque la sua lingua letteraria è la “forma” in cui tutto questo mondo si manifesta e si racconta.
Irene Romera Pintor ha pertanto spiegato perchè, nelle sue traduzioni dei libri di Consolo, abbia scelto di utilizzare fonemi che richiamassero il “ suono “ originario e la valenza semantica voluta dallo scrittore siciliano.
Il grande successo in Europa di scrittori siciliani come Consolo, Sciascia e Bufalino è, quindi, anche dovuto alla continua traduzione delle loro opere, permettendo una maggiore divulgazione dell’immenso patrimonio letterario prodotto da autori che, altrimenti. resterebbero relegati nell’aerea italianista.