11 Marzo 2024

Blas Roca-Rey dà voce e corpo a libro di Costanza DiQuattro

Blas Roca-Rey dà voce e corpo a libro di Costanza DiQuattro

Tratto dall’omonimo romanzo di Costanza DiQuattro, arriva in scena Arrocco siciliano con protagonista Blas Roca-Rey e la regia di Mario Incudine (che cura anche le scene e le musiche). La pièce, prodotta dal Teatro della Città e dal Teatro Donnafugata, sarà in scena venerdì 15 e sabato 16 marzo (ore 21) al Piccolo Teatro della Città di Catania.

Inoltre venerdì 15 marzo ore 11 al CUT – Centro Universitario Teatrale, Costanza Di Quattro e Blas Roca Rey saranno protagonisti del nuovo appuntamento di Retroscena, ciclo di incontri sugli spettacoli in scena al Teatro Brancati e al Piccolo Teatro della Città. L’autrice e l’attore dialogheranno con la professoressa Simona Scattina (Discipline dello spettacolo presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania).

Sul palco – con il solo protagonista e le voci off di Paride Bellassai, David Coco, Giuseppe Ferlito, Elia Nicosia, Olivia Spigarelli, Don Giacomo Zangara e del piccolo Pietro Jacono (nel ruolo di Federico) – prenderanno vita i vicoli e le voci di Ibla e si dipanerà una storia affascinante e coinvolgente, ricca di suggestive atmosfere, colorata da segreti inconfessati e desideri taciuti.

L’opera è ambientata agli inizi del ‘900 e la farmacia Albanese è il cuore della città, per tutti «molto più di una chiesa», e quando muore chi la amministra e arriva da Napoli il farmacista Antonio Fusco, ad accoglierlo sono diffidenza e ostilità. Ma un po’ alla volta la sua presenza diventa un catalizzatore di rivelazioni e cambiamenti…

«Il protagonista, uomo di grande malìa e fascino, si muove in questa Ibla che diventa una scacchiera a cielo aperto dove i personaggi che incontra si animano e dialogano con lui», spiega il regista Mario Incudine. «Ho immaginato una grande partita a scacchi che Antonio compie con i suoi antagonisti prima di incontrare il suo avversario finale: gli scacchi, quindi, che sono stati i suoi avversari e antagonisti e hanno popolato la sua fantasia e la sua vita, si rivelano i pezzi da usare per vincere la partita finale».

«L’intento dello spettacolo – conclude – è quello di fare vivere la parola scritta e la musica ha un ruolo drammaturgico importante perché sostiene l’azione, la parola e il testo che è di per sé epico e narrativo».  

«Sono molto emozionata e onorata – commenta la scrittrice Costanza DiQuattro – Poter vivere la trasposizione teatrale del mio Arrocco siciliano mi riempie di gioia. Sono grata a Mario Incudine, amico e artista eccezionale, regista sensibile che è riuscito con cura a mettere in scena l’anima del libro. Grazie anche a Blas Roca-Rey, attore formidabile che dà voce e corpo al mio Antonio Fusco. Spero che lo spettacolo vi appassionerà così come ha appassionato me».

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redazione

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