07 Gennaio 2024
La settimana catanese: si inizia con i botti. Troppi
Torna la settimana catanese, la rubrica a cura di Daniele Lo Porto. Dito puntato sui botti e sull’ordinanza di divieto servita a nulla.
In venticinquemila, tra catanesi e turisti, hanno trascorso la notte di Capodanno nell’area intorno a piazza Duomo, attratti dal concertone per festeggiare con le note e le voci di Mario Biondi, Tananai, Anna Castiglia e delle giovani e promettenti Elena Samuele e Soap. Tappo di spumante al cielo del sindaco Enrico Trantino tra l’elegante Ruggero Sardo e la biondissima Chiara Esposito e sotto una pioggia di botti e colori, che hanno illuminato a giorno il cielo di Catania. L’ordinanza è servita a nulla, l’invito al buon senso ancor meno. I sequestri di materiale esplodente nei giorni precedenti come svuotare l’oceano con lo scolapasta. Si spara tanto, troppo, purtroppo.
Ai fuochi d’artificio fanno eco i vagiti di Isabel e Giorgia, prime nate, nell’Ospedale Garibaldi Nesima sotto l’occhio vigile del professore Giuseppe Ettore per la gioia, di mamma e papà, rispettivamente, Jessica e Rocco e Angela e Gabriele.
Brutto inizio d’anno, invece, per Cezar Douglas Silva: la Saturnia Aci Castello è ultima in classifica nel campionato di Serie A1 di pallavolo maschile e la società gli ha dato il ben servito. Aveva preso il posto di Waldo Kantor alla vigilia della prima giornata, adesso viene sostituito da Giuseppe Bua. Il Catania Football Club, invece, è attivissimo sul mercato di riparazione: bisogna raddrizzare la rotta dopo troppi zig zag nel torneo di Lega pro. Quattro acquisti, tra i quali il ritorno di Nana Welbeck. Ma non è finita.
Venerdì 5 è il quarantesimo anniversario dell’omicidio del giornalista Pippo Fava, ucciso dalla mafia. Corteo da piazza Roma alla lapide che ricorda il luogo dove fu assassinato, di fronte al Teatro Stabile. Da un dibattito al Centro Zo, con Claudio Fava, Michele Gambino, Pierangelo Buttafuoco e Sebastiano Ardita, emerge che le famiglie dei mandanti di quell’esecuzione, Nitto Santapaola e Aldo Ercolano, comandano ancora, come prima, forse più di prima. La guerra tra cosche è finita con le stragi del 92, le alleanze tengono, nonostante qualche scaramuccia: gli affari si gestiscono meglio in tempo di pace.
E’ iniziata da Librino, domenica 7, la peregrinatio del velo di Sant’Agata. Scelta non casuale quella di iniziare da uno dal quartiere più popolato della città e dove la percentuale di devianza minorile e presenza criminale assume cifre da record nazionale. Così inizia il conto alla rovescia per i grandi festeggiamenti in onore della Patrona.
Daniele Lo Porto
Daniele Lo Porto (OdG Sicilia N^ 50259) Classe 1959. Giornalista professionista dal 1992. Sono stato capo dell'Ufficio stampa della Provincia regionale di Catania e redattore di Telecolor. Dal 1984 corrispondente del Giornale di Sicilia, dal 2020 di Tgs e di Freepressonline. Nel 2008 nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.