01 Dicembre 2023
Operazione “Doppio Petto”: 18 arresti tra esponenti del clan Pillera
La famiglia Ieni, a capo del clan Pillera, gestiva estorsioni, usura e traffico di sostanze stupefacenti.
Estorsioni, usura e traffico di stupefacenti. Queste le accuse nei confronti di 18 persone del clan Puntina Pillera che si erano riorganizzate nella gestione degli affari di famiglia alla morte in carcere di Giacomo Maurizio Ieni. Nelle mani del figlio Dario la riscossione in negozi del centro e presso ditte di trasporti e logistica dello stipendio. Francesco, “u castoru”, invece si occupava del traffico di stupefacenti come cocaina e marijuana da vendere ad altri clan per rifornire le piazze di spaccio nel catanese. Tra i loro clienti il gruppo dei Nizza, che operano specialmente nella zona di San Giovanni Galermo e alcuni esponenti del clan- Cappello Bonaccorsi. La moglie del defunto Maurizio Giamo Ieni, Francesca Viglianesi, infine, si occupava di usura. Il meccanismo era ben rodato e portava introiti al momento non ben quantificati dagli inquirenti.
Gli arrestati sono:
1. ABBRATUZZATO Italo Andrea (cl.1974);
2. DI MAURO Riccardo Romano, (cl.1962);
3. FINOCCHIARO Orazio (cl. 1972);
4. IENI Dario Giuseppe Antonio (cl. 1992);
5. IENI Francesco (cl. 1982);
6. LONGO Giuseppe (cl. 1978);
7. MAGRÌ Francesco (cl. 1971);
8. NICOLOSI Graziella Loredana (cl. 1978);
9. PLATANIA Rosario (cl. 1987);
10. RANERI Giuseppe (cl. 1972);
11. RUSSO Giuseppe (cl. 1999);
12. SPINA Massimo (cl. 1967);
13. VARONCELLI Giuseppe (cl. 1978);
14. VIGLIANESI Francesca (cl. 1953);
15. MANNINO Stella (cl. 1965);
16. TOUI Helmi (cl. 1988);
17. MINNELLA Claudio Natalizio (cl. 1966);
18. CRISTALDI Enrico (cl. 1966),
Sono accusati a vario titolo di estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura, trasferimento fraudolento di valori, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’essere l’associazione armata, nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tra gli episodi accennati dalla Questura di Catania vi è la riscossione di una tassa estorsiva semestrale durante le festività natalizie di 4 mila euro da parte di Giovanni Ruggeri, mandato da Dario Giuseppe Ieni. Le indagini che hanno portato agli arresti odierni derivano da approfondimenti investigativi dell’operazione denominata “Sabbie Mobili” del novembre del 2022.