07 Novembre 2023

Le strade sono un campo di battaglia

Le strade sono un campo di battaglia

Dati Istat2022 impietosi con 15 decessi solo a Catania. Il Codice della strada dimenticato dai più.

di Giuseppe Mauti

Le cause accertate degli incidenti stradali, che creano conseguenze di lesioni gravi, gravissime e mortali sono: il mancato rispetto delle norme comportamentali dettate dal Codice della Strada (eccesso di velocità, guida distratta e pericolosa, precedenza, distanza di sicurezza, guida in stato di ebbrezza alcolica e di alterazione psicofisica derivante dall’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope).

Anno 2022: il campo di battaglia della circolazione stradale nell’Area Metropolitana di Catania, ha lasciato sul campo decine di morti e migliaia di feriti. Così come riportano i seguenti dati ISTAT: 52 morti <solo Catania città 15 decessi> (36 conducenti, 8 passeggeri e 8 pedoni), 4300 feriti (2852 conducenti, 1162 passeggeri e 286 pedoni). Tutti valori in crescita rispetto all’anno precedente, anche se ancora in diminuzione, nel confronto con l’anno 2019 (dopo la pandemia si è registrata una netta ripresa della mobilità e, di conseguenza, degli incidenti stradali).

In Italia, il costo sociale degli incidenti stradali nell’anno 2022 è stato di quasi 18 miliardi di euro (0,9 % del Pil nazionale): + 9,8% rispetto ai 16,4 miliardi del 2021.

La strada per abbassare il numero delle vittime stradali e i relativi costi sociali. 

La sicurezza stradale quando non è efficiente genera costi economici e sociali elevati. L’Ue punta a ridurre del 50% i decessi stradali e, per la prima volta, anche i feriti gravi entro il 2030 per azzerarli entro il 2050 (Vision Zero). Tra le misure rientrano i limiti di velocità di sicurezza (30 km/h nelle aree residenziali e tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza e sostanze stupefacenti). Aumentare le dotazioni di sicurezza sia in termini di infrastrutture che di dotazioni tecnologiche per i veicoli.

La partecipazione dei singoli Paesi Ue a tali obiettivi, riguardano attivamente le politiche sulla scelta delle aziende che gravitano nel mondo della sicurezza passiva (chi produce strumenti di sicurezza e attenuatori d’impatto stradale), alle case automobilistiche, ma soprattutto le Istituzioni che devono educare i conducenti dei veicoli al rispetto del Codice della Strada, chiamandoli anche a “denunciare” pericoli stradali, affichè vengano posti in sicurezza.

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redazione

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