26 Ottobre 2023

Ponte sullo stretto un sogno…in parte avverato

Ponte sullo stretto un sogno…in parte avverato

Se parliamo del ponte sullo stretto, mettendo da parte preistoria e storia antica, in tempi recenti del ponte sullo stretto si iniziò a parlare prima dell’unità d’Italia.

Asec Trade S.r.l.

Il sogno di Icaro si è avverato, l’uomo vola, il testimonial più importante, purtroppo oggi scomparso per un malaugurato incidente causato non per colpa sua o del suo “Volare”, è il nostro compianto conterraneo, Angelo D’Arrigo, trasvolatore di continenti.

Adesso l’uomo vola, immense macchine volanti trasportano uomini e mezzi da un continente all’altro. L’uomo è persino riuscito a volare nello spazio, è andato sulla Luna e presto, forse, andrà su Marte.

Nel 1840 Ferdinando 2° di Borbone, Re delle due Sicilie, incaricò un gruppo di ingegneri e architetti della progettazione di un ponte per l’attraversamento dello stretto. Non se ne fece nulla.

In seguito all’unità d’Italia, nel 1866 il ministro dei lavori pubblici, Stefano Jacini, incaricò l’ingegnere Alfredo Cottrau di studiare un progetto di ponte sullo stretto.

Da allora, e fino al 1950, molteplici furono i tentativi e gli studi per realizzare un attraversamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.

Nel 1952 un gruppo, tra le principali società italiane, tra cui la Fiat, la Pirelli e tante altre, costituirono un gruppo di lavoro per esaminare la fattibilità della costruzione del ponte. Da allora ad oggi numerosi sono state le analisi tecniche, geologiche, gli studi sull’impatto dei venti e delle correnti marine molto forti nello stretto, gli studi di fattibilità, i progetti tecnici, le soluzioni di ponte sospeso ad una o più campate, tunnel sottomarini con il principio di Archimede.

Fino a che nel 2005, dopo regolare gara d’appalto, l’esecuzione dei lavori per la realizzazione del ponte venne affidata al contraente generale EUROLINK S.C.p.A, società che aveva come capofila la più grande Impresa italiana, IMPREGILO, associata ad altre società di costruzioni e di ingegneria, italiane ed estere.

L’11 gennaio 2010, in un convegno a Varapodio, in Calabria, il ministro dei trasporti del governo Berlusconi, Altero Mattioli, parlò della “peculiare valenza europea” del ponte sullo stretto, essendo un “importante tassello del Corridoio UNO Berlino-Palermo”, già approvato dal Parlamento europeo nel 2004.

Corridoio che prevede linee ferroviarie ad alta velocità per tutta la tratta, compresi Salerno-Villa S. Giovanni in Calabria e Palermo-Catania-Messina in Sicilia.

Opere nel mondo dei sogni perché, quelle che si stanno realizzando in Calabria ed in Sicilia, sono semplici ammodernamenti delle vecchie linee, risalenti agli anni fine ottocento-primi novecento, neanche tutte a doppio binario, e perché l’ammodernamento della tratta Enna-Lercara, in Sicilia, anche se realizzata su nuova sede, viene realizzata a binario unico, senza doppio binario, (alla faccia dell’alta velocità).

Nel 2010, come da contratto la società EUROLINK consegnò il progetto esecutivo ed avviò i primi lavori propedeutici per la realizzazione dell’opera.

Tante sono state le vicende politico-economiche che hanno caratterizzato, nel nostro paese, l’avvicendarsi di tante compagini politiche fino a che nel 2012, con il precipitare delle situazioni finanziarie, con lo spread salto a quota 600, con le conseguenti dimissioni del governo Berlusconi, il Presidente della Repubblica, Napolitano, diede incarico al prof. Mario Monti per la formazione di un nuovo governo.

Uno dei primi atti del Governo Monti, conseguente alle condizioni finanziarie dell’Italia, fu l’annullamento della realizzazione del ponte sullo stretto e lo scioglimento della società “PONTE DI MESSINA”, ma in Italia non si scioglie mai niente, chi percepisce emolumenti rimane incollato alla poltrona fino all’eternità.

(Queste sono libere considerazioni personali).

 Il Castoro

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redazione

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