24 Ottobre 2023

A Novembre un nuovo partito per un’Italia protagonista

A Novembre un nuovo partito per un’Italia protagonista

A Orvieto il 29 e 30 luglio nel corso di un meeting, con più di mille partecipanti di ogni estrazione politica, si sono tracciate le basi per la nascita di un nuovo partito. 

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Ancora oggi non si è stabilito il nome ma le tracce del dna del movimento politico, che il 25 e 26 novembre a Roma in un forum sarà tenuto al battesimo, sembrano essere chiare: un partito trasversale che vuole mettere insieme quelli che sono contro il sistema atlantista e di Bruxelles da sinistra a destra.

Per delle anticipazioni abbiamo sentito Giuseppe Brancatelli, che in passato è stato il segretario provinciale del Movimento Nazionale per la Sovranità, partito che Gianni Alemanno, esponente storico della destra sociale, già presidente nazionale del Fronte della Gioventù, ministro alle Politiche agricole nei governi Berlusconi ed ex sindaco di Roma, costituì uscendo una prima volta da Fratelli d’Italia.

Abbiamo voluto lanciare una sorta di appello agli italiani che vogliono ribellarsi alla sudditanza alla sudditanza atlantica e dall’Unione europea – esordisce Giuseppe Brancatelli – .Non è esclusivamente una questione di mero nazionalismo, cosa che ormai anacronistica, ma se non ci togliamo da questi vincoli, l’Italia finirà sempre per essere un paese di serie B senza avere un futuro. Un cambiamento doveva arrivare con Giorgia Meloniche lo aveva promesso in campagna elettorale. Io posso dire che il 25 settembre l’anno scorso è stato uno dei giorni più felici della mia vita perché la mia parte politica aveva vinto le elezioni esprimendo addirittura il Presidente del Consiglio. Ma tutto ciò che era stato promesso non si è verificato. È chiaro che se comunque il governo della Meloni si è dovuto scontrare con dei problemi internazionali”.

Il partito, le cui basi sono state esposte nel manifesto di Orvieto, non sarà soltanto espressione di quello che era la destra sociale di Gianni Alemanno, ma è un partito che vuole mettere dentro tutti quelli che sono contro il sistema. Ad Orvieto erano presenti tante associazioni del terzo settore, sociali, culturali e di tutti i tipi che premono e vogliono per andare verso questo cambiamento, perché non dobbiamo essere schiavi del Patto di stabilità e di quello che dice la Von der Leyen”. Brancatelli porta ad esempio la guerra in Ucraina: “Siamo partiti con l’idea che dovevamo aiutare un paese attaccato, cosa giustissima, ma se ciò poi finisce per pregiudicare anche la nostra economia nazionale, senza poi nei fatti aiutare queste persone ci perdiamo soltanto noi, soprattutto da un punto di vista economico”.

Secondo Brancatelli Fratelli d’Italia ha avuto anche “un cambiamento quasi antropologico: fino a due anni fa nel simbolo di Fratelli d’Italia c’era scritto sovranisti e conservatori; Sovranisti adesso è scomparso. Conservatori cosa significa? Non significa assolutamente niente!”.

“A noi non sta bene che l’agenda economica ci venga dettata dagli americani che ci vietano di fare accordi con i nuovi paesi emergenti come la Cina, l’India e il Brasile. Noi vogliamo che l’Italia torni ad essere protagonistaSottolineo che in Italia ci sono 140 basi americane e 80 si trovano in Germania. Dov’è la nostra sovranità nei confronti di queste persone? Gli Stati Uniti – continua Brancatelli  – in questo momento sono profondamente in crisi, anche perché divisi fra loro. A breve si va a votare e molto probabilmente il nuovo Presidente adotterà una politica completamente diversa. Posto che sia Trump o qualcun altro del suo partito rispetto a quella dei democratici. Le loro decisioni influiranno in casa nostra. Così noi finiamo per essere praticamente, come diceva il buon Manzoni, siamo praticamente il vaso di coccio fra i vasi di ferro. È anche per questo che noi pensiamo sia giunto il momento di dover cambiare rotta”.

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Salvo Giuffrida

Salvo Giuffrida

Salvatore Giuffrida (OdG Sicilia N^ 171391). Classe 1970 giornalista (ex chimico). Il mio motto: “Seguire ma mai inseguire”.