Sparatoria chiosco Librino, arrestato il pregiudicato Angelo Campione

Si era reso irreperibile dal febbraio del 2023, subito dopo la sparatoria in un chiosco a Librino. Angelo Campione deve scontare una pena residua di 23 anni.

Per la Procura di Catania fu Angelo Campione a sparare e ferire al piede un uomo in un chiosco di viale Nitta a Librino al culmine di un diverbio per futili motivi e che causò la chiusura dell’esercizio commerciale per sette giorni. Senza preoccuparsi della presenza di numerosi clienti, non esitò a sparare con una pistola Browning semiautomatica calibro 9 per 21, arma rubata l’otto febbraio del 2022 a Cardeto, in provincia di Reggio Calabria e rinvenuta durante una ricerca in via del Maggiolino, luogo della sparatoria tra cappelloti e cursoti milanesi, dove morirono, Vincenzo Scalia, detto Enzo Negativa e Luciano D’Alessandro.

Sulle sue tracce si sono messi i Carabinieri del Comando provinciale di Catania. Campione, responsabile di analoghi episodi di violenza, ha avuto, come dimostrato da delle intercettazioni telefoniche, una rete di fiancheggiatori che gli hanno permesso di cambiare frequentemente rifugio, utenza telefonica e messo a disposizione mezzi sui quali spostarsi. Durante questi ultimi 3 mesi, si riusciva quindi a fare “terra bruciata” attorno al CAMPIONE. La cattura è avvenuta giorno 9 giugno, con l’impiego di 10 Carabinieri, in un B&B a Roma, in zona Pietralata, via di ponte Mammolo, dove lo stesso, al fine di non destare sospetti, aveva trovato rifugio con l’aiuto di alcuni familiari domiciliati a Roma, gli unici rimasti, ormai, a favorirne la fuga. Campione, durante la sua fuga si è dimostrato essere “pronto a tutto”, persino a commettere un sequestro di persona. Infatti, in data 24.05.2023 a Catania – zona Nesima, dopo essersi avveduto di un servizio di pedinamento posto in essere dai militari, avrebbe abbandonato l’autovettura a noleggio su cui stava viaggiando e fermato un’altra macchina in quel momento in transito, costringendo sotto minaccia il conducente ad aiutarlo a sottrarsi alla cattura. 

A seguito della cattura operata dai militari, CAMPIONE Angelo è stato associato alla casa circondariale di “Regina Coeli” in Roma.