01 Aprile 2023

Rissa al campo sportivo di Mascalucia, Tremestierese: “Nessuna aggressione razziale”

Rissa al campo sportivo di Mascalucia, Tremestierese: “Nessuna aggressione razziale”

Di seguito la nota della Tremestierese sulla rissa nel campo di Mascalucia.

“Apprendiamo sconcertati della fantasiosa quanto diffamatoria notizia diffusa ai media circa presunte espressioni razziste alla base della lite accesasi a conclusione della gara tra “ASD Tremestierese” e “US Terranova” disputata a Mascalucia lo scorso 26 febbraio”. Così la dirigenza dell’ “ASD Tremestierese” commenta i fatti amareggiata e precisa: “la verità è già emersa nell’ambito del processo sportivo e la affermeremo anche in sede penale e civile dinanzi alla competente Autorità Giudiziaria. Inventarsi episodi di razzismo solo per creare clamore mediatico e tentare di giustificare l’aggressione subita dai nostri atleti non fa altro che aggravare la posizione dell’”US Terranova”. Quello che è accaduto è sotto gli occhi di tutti, al 95’ minuto, allorché abbiamo segnato il gol vittoria del 3 a 2, la nostra legittima esultanza è stata stroncata da uno degli atleti della “US Terranova”, uno dei due espulsi, per l’esattezza il numero 5, che ha aggredito un nostro atleta, il numero 2 (C.R., finito in ospedale e poi operato), costringendo alcuni compagni ad intervenire in sua difesa per fermare l’aggressore.

Nella nota in questione si sottace, infatti, che il primo ad essere aggredito è stato il nostro atleta che ha dovuto fare ricorso alle cure del Pronto Soccorso dell’ospedale San Marco di Catania per poi essere sottoposto a un intervento chirurgico per ridurre la frattura allo zigomo. I compagni di squadra, pertanto, sono intervenuti, come dimostreremo anche nelle sedi giudiziarie, solo per sottrarre l’atleta alla feroce aggressione subita che diversamente avrebbe provocato conseguenze ben più serie. Per ricostruire onestamente i fatti, sarebbe bastato leggere il referto arbitrale in cui gli unici atleti espulsi sono proprio i due della “US Terranova”, il n. 5 e il n. 10, squalificati per quattro giornate e, peraltro, uno dei due, il numero cinque, per l’appunto il gambiano T.K., quello che ha aggredito il nostro atleta, già nel girone d’andata si era “distinto” con una espulsione a cui è seguita una dura squalifica di ben 5 giornate per avere, tra l’altro, spintonato l’arbitro!

E’ inaccettabile che si richiamino inesistenti episodi di razzismo nel tentativo di sottrarsi alle proprie gravissime responsabilità, ledendo ulteriormente la reputazione della nostra società sportiva. A tal proposito rendiamo noto di aver conferito un nuovo mandato all’avvocato Fabio Cantarella, che già ci ha seguiti con successo nel giudizio instauratosi davanti al giudice sportivo, affinché sia riportata verità anche in sede di giustizia ordinaria”.

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redazione

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