05 Marzo 2023
Ad Ivrea, Capitale del Libro, presentato Nient’altro che il futuro di Rosario Faraci
Evento promosso da Edizioni Sindacali e dall’Archivio Storico Olivetti per discutere sul modello di buona impresa e sulla generatività nel ricordo di
Adriano Olivetti.
La figura di Adriano Olivetti, imprenditore visionario del Canavese, una delle figure più illuminanti dell’economia italiana del secondo dopoguerra,
ancora oggi un punto di riferimento per un modello di buona impresa, innovativa ed internazionale, ma rispettosa delle persone e del territorio,
è stata rievocata nel corso di un evento culturale promosso nei giorni scorsi dalla casa editrice Edizioni Sindacali e dall’associazione Archivio
Storico Olivetti.
L’evento, inserito nel calendario delle Olivetti Readings e patrocinato dal Comune di Ivrea che è anche Capitale del Libro 2022, è stato organizzato
venerdì 3 marzo per presentare il libro “Nient’altro che il futuro. La prospettiva generativa del fare impresa” (Edizioni Sindacali,2022) di Rosario Faraci, professore di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Catania e giornalista pubblicista.
All’incontro hanno partecipato, portando un saluto, il Sindaco di Ivrea Città Unesco Stefano Sertoli, il segretario UTL di Torino Silvia Marchetti e il direttore dell’Archivio Storico Olivetti Enrico Bandiera. I contenuti del libro del Prof. Faraci e la prospettiva di generatività proposta nel contributo del docente catanese sono stati presentati da Augusto Grandi, scrittore, ex redattore del Sole 24 Ore e attualmente direttore di Electomagazine e da Ada Fichera, giornalista, autrice di numerosi libri tra
cui “La Storia è… domani” e direttrice della collana Pensiero Sindacale.
Di fronte ad un folto e qualificato pubblico in prevalenza composto da dirigenti sindacali ed operatori culturali, le conclusioni dell’evento sono
state affidate al segretario generale dell’UGL Francesco Paolo Capone, che – come già nelle scorse settimana in occasione della presentazione del
libro di Faraci a Catania – ha ribadito l’importanza di sperimentare nuovi modelli di sana imprenditoria nei quali, in applicazione dell’articolo 46
della Costituzione, sia assicurata la partecipazione alla gestione aziendale dei lavoratori.