02 Marzo 2023
Corruzione Barbara Mirabella, Procura chiede archiviazione
Dopo cinque mesi di indagini la Procura di Catania ha chiesto l’archiviazione per l’ex assessora alla Cultura del comune di Catania Barbara Mirabella. Le reazioni.
L’accusa era di corruzione. Barbara Mirabella fu posta agli arresti domiciliari a pochi giorni prima dalle elezioni all’Ars, dove correva con la lista di Fratelli d’Italia. A più di cinque mesi dall’inizio delle indagini, svolte dalla Squadra mobile di Catania, arriva la richiesta di archiviazione da parte della Procura rappresentata da Fabio Regolo.. Insieme alla Mirabella erano coinvolti un medico il Dott. Francesco Basile e l’imprenditore Giovanni Trovato.
Sallemi FDI: “Killeraggio mediatico da parte di avversari politici”
Salvatore Sallemi senatore di FDI, commenta: “Solidarietà piena, vicenda che impone riflessione. Non avevo alcun dubbio sulla sua innocenza. Stiamo parlando di una professionista affermata e di un amministratore pubblico che ha messo in campo competenza ed entusiasmo per Catania. A pochi giorni dalle elezioniregionali è arrivata l’ennesima inchiesta giudiziaria con un timing che fa riflettere. Un’inchiesta che vedeva Barbara Mirabella, che si trovava nel pieno della competizione elettorale, accusata di un reato grave quale la corruzione subendo per altro l’onta degli arresti domiciliari. Si tratta di atti che devastano umanamente, professionalmente e politicamente una persona. A ciò si aggiungono i titoloni in prima pagina, la diffusione delle intercettazioni e una campagna politica di killeraggio mediatico messa in piedi dagli avversari politici. Oggi ci ritroviamo ad apprendere la richiesta di archiviazione del pm per Mirabella. La notizia da un lato ci riempie di soddisfazione ma dall’altro ci impone di agire perché questa non può essere chiamata giustizia”.
Poi Sallemi continua: “Occorre una riforma della giustizia volta a reprimere i fenomeni corruttivi ma nel solco del garantismo e delle indicazioni programmatiche già fornite dal ministro Nordio. Non è il primo caso di politici coinvolti in inchieste in prossimità del voto che poi, dopo qualche mese, si sgonfiano: chi pagherà per i danni subiti morali ed economici subiti da chi si trova in questa ghigliottina?”.