29 Agosto 2022

Niko Pandetta, continuano le ‘Jurnate storte’: annullato live a Imperia

Niko Pandetta, continuano le ‘Jurnate storte’: annullato live a Imperia

Continuano le ‘Jurnate storte’ – come recita una sua canzone – per Niko Pandetta. Dall’estate scorsa, il noto trapper neomelodico ha visto annullati parecchi live del suo attuale tour.

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«Testi chiaramente evocativi di attività mafiose» e «questioni di sicurezza e ordine pubblico» sono le motivazioni comunicate da Questure, sindaci e locali.

Stavolta, il provvedimento arriva dal Questore di Imperia Luigi Fenice Peritore e riguarda l’esibizione di Pandetta che avrebbe dovuto svolgersi il 2 settembre a Cipressa (Imperia).

L’avviso è arrivato in seguito a una richiesta fatta dall’associazione ‘Libera’ della città di Imperia.

Nel provvedimento, il questore Peritore ha dichiarato:

«I testi sono evocativi di criminose gesta e la natura dell’esibizione dell’artista con testi chiaramente inneggianti agli ambienti malavitosi ed istigatori alla delinquenza e alla disobbedienza delle leggi nonché al compimento di reati di vario genere, potrebbe comportare gravi ripercussioni per l’ordine e la sicurezza pubblica».

Non è certo la prima volta che il nipote del boss Turi Cappello – detenuto al 41 bis dal 1993 – deve rinunciare a esibirsi. Nonostante il successo riscosso e milioni di visualizzazioni su YouTube.

Policoro (Matera), Frosinone, Brescia, Cosenza, Brolo (Messina) sono soltanto alcune delle città le cui Questure hanno disposto la cancellazione.

Qualche settimana fa, Niko Pandetta – al secolo Vincenzo Pandetta – sui social si scusava con i fan e annunciava la propria delusione verso tali decisioni:

«Non capisco tutto questo accanimento nei miei confronti. Sono cambiato e pago le tasse. In Italia i problemi sono altri. Andate a risolvere i problemi dell’Italia e non i problemi di Niko Pandetta che canta e vuol fare il suo lavoro. Mi mettete i bastoni tra le ruote per non farmelo fare».

Tra i testi più incriminati di Niko Pandetta c’è il singolo che lo ha portato al successo, ‘Dedicato a te’ – che pare non essere più nella scaletta dei suoi live. Inciso e rilasciato nel 2016, dopo la scarcerazione del cantante neomelodico – era stato condannato per spaccio e rapina – è un vero e proprio omaggio allo zio Turi:

Pandetta ringrazia il boss per avergli «insegnato a vivere con onore». Inoltre, fa un’aspra critica verso i pentiti a causa dei quali, secondo il trapper, lo zio sarebbe «là dentro al 41 bis».

In una intervista al programma televisivo Report, il cantante neomelodico ha dichiarato, a proposito della dedica: «È la mia famiglia. I magistrati devono condannarlo, non io. Ha sbagliato e sta pagando».

Una discografia sovente dichiarata «pericolosa e anomala» e priva di atteggiamenti di condanna verso la mafia, al contrario con plausi per i cosiddetti «ospiti dello Stato».

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Emanuela La Mela

Emanuela La Mela