17 Agosto 2022
Morte operaio Sirti, indagati i vertici di E-Distribuzione
Il Pm ha inviato l’avviso di garanzia a sei persone tra cui la presidente del Cda e l’Ad
del “colosso” dell’energia. Domani l’autopsia, nominato anche un “ingegnere elettrico”.
Indagati i vertici del colosso E-Distribuzione (già Enel Distribuzione) a livello nazionale e provinciale per la morte bianca di Nicolò Caruso, l’operaio specializzato dell’azienda Sirti, di sessant’anni, di Militello (Ct), rimasto folgorato nella serata di giovedì 11 agosto mentre eseguiva un intervento di riparazione su una linea di media tensione a Caltagirone, sempre nel Catanese, e sul quale domani, giovedì 18 agosto, sarà effettuato l’esame autoptico a cui procederà un medico legale e parteciperà anche un ingegnere “elettrico” nominato ad hoc per fare piena luce sul tragico incidente e sulle responsabilità. La Procura di Caltagirone, per il tramite del Pubblico Ministero dott.ssa Natalia Carrozzo, sta affrontando con il massimo scrupolo l’ennesimo infortunio sul lavoro che fa doppiamente rabbia essendo costato la vita a un lavoratore che operava in una situazione di emergenza per ripristinare il sevizio a centinaia di utenti rimasti senza energia elettrica: un’attenzione, quella dell’autorità giudiziaria, accolta con estremo favore dalla moglie e dai due figli delle vittima.
Il Sostituto Procuratore titolare del procedimento penale aperto dopo l’incidente ha iscritto nel registro degli indagati Francesca Romana Napolitano, 50 anni, e Vincenzo Ranieri, 47, rispettivamente, Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Amministratore Delegato di E-Distribuzione s.p.a., nonché Andrea Moglia, 57 anni, responsabile dell’Unità Territoriale di Catania della stessa società. Il magistrato ha inoltre inviato l’informazione di garanzia ad altre tre persone, per un totale quindi di sei indagati: si tratta di S. S., 55 anni, S. M., 59, e V. A., 58, tutti e tre di Caltagirone, gli ultimi due in particolare residenti in contrada Magazzinazzo dove si trovava il traliccio dove Caruso è rimasto fulminato. Per tutti l’ipotesi di reato formulata è omicidio colposo.
La dott.ssa Carrozzo ha disposto anche l’autopsia sulla salma della vittima e stamani è stato conferito l’incarico in Procura al a Giuseppe Ragazzi il quale procederà domani, 18 agosto, alle 11, nella sala mortuaria del cimitero di Caltagirone.
Caruso, dipendente da oltre quattro anni della Sirti Energia Spa, ma con alle spalle almeno trent’anni di esperienza maturata nel riparare e manutentare linee elettriche, era un operaio altamente specializzato e aveva osservato tutte le procedure, era regolarmente fornito di tutti i dispositivi di protezione individuale richiesti per le operazioni di manutenzione straordinaria indossando puntualmente gli indumenti professionali, le scarpe e i guanti prescritti. Ad essergli fatale, però, è stata una circostanza (decisiva) che Caruso non poteva aver messo in conto, e cioè che sul traliccio passasse corrente: l’operaio non sarebbe mai e pi mai intervenuto sapendo che la linea era in esercizio, ad è ovviamente questa la principale risposta che dovrà fornire l’inchiesta della Procura, perché l’elettrodotto fosse alimentato.
L’operaio ha ricevuto una potente scarica elettrica ed è deceduto sotto gli occhi sconvolti di un collega, che ha subito dato l’allarme richiamando sul posto pattuglie dei carabinieri e della polizia, vigili del fuoco e soprattutto soccorritori, i quali però non hanno potuto fare altro che constatare la morte dell’operaio, la cui salma è stata quindi ricomposta nell’obitorio di Caltagirone.