17 Marzo 2022

Sanità Catania, corruzione e mazzette, quattro indagati

Sanità Catania, corruzione e mazzette, quattro indagati

Sono quattro gli indagati, a vario titolo, di corruzione per l’esercizio della funzione e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, illecito amministrativo e corruzione per l’esercizio della funzione.

Asec Trade S.r.l.

Le investigazioni hanno consentito di evidenziare la sussistenza di un grave quadro indiziario, relativo alle condotte illecite che sarebbero state poste in essere dagli indagati GRANATA Antonio (Direttore dell’U.O.C. di Nefrologia e Dialisi dell’azienda ospedaliera “Cannizzaro” di Catania), e BATTAGLIA Giovanni Giorgio (Direttore dell’U.O.C. di Nefrologia e Dialisi del P.O. Santa Marta e Santa Venera di Acireale), rispettivamente nella qualità il primo di componente ed il secondo di presidente della commissione esaminatrice del concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di sei posti di dirigente medico di nefrologia indetto dall’A.S.P. di Catania il 18.9.2019, alterando i voti assegnati ai singoli elaborati in funzione della posizione in graduatoria che intendevano assicurare a taluni candidati e attestando falsamente, nei verbali redatti in occasione della procedura concorsuale, che i voti finali riportati dai singoli elaborati in relazione alle varie prove in cui si è articolata la procedura concorsuale, erano stati assegnati prima della individuazione dei nominativi dei candidati che li avevano redatti.

Le indagini eseguite hanno, poi, consentito di formulare l’accusa di corruzione in relazione a condotte che sarebbero state poste in essere dal dott. GRANATA Antonio, prescrivendo reiteratamente ai suoi pazienti integratori alimentari commercializzati dalla “MEDIFORM ITALIA s.r.l.” riconducibile a MANCINI Mario, previo accordo con quest’ultimo e ricevendo indebitamente dallo stesso MANCINI la promessa e la dazione di svariate somme di denaro (pari a circa € 1.000,00 al mese) commisurate alle dosi di parafarmaco prescritte dal medico ed effettivamente acquistate da pazienti.

Infine  GRANATA è indagato per il reato di falso ideologico perché, durante la nota emergenza sanitaria e all’esito della positività di un suo prossimo congiunto, avrebbe indotto in errore un dirigente medico e un coordinatore infermieristico in servizio presso l’Unità Operativa Complessa da lui diretta; in particolare attestava falsamente che il tampone rinofaringeo per la diagnosi del virus SARS – CoV – 2 fosse relativo a soggetto diverso dal prossimo congiunto  effettivamente contagiato.

Giovanni Giorgio Battaglia e Antonio Granata sono stati sottoposti alla misura cautelare della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di dirigente medico con l’interdizione esclusiva dall’attività di partecipazione a qualsiasi titolo alle procedure di esami e concorsi pubblici per otto mesi, mentre Mario Mancini e la “Mediform Italia s.r.l. uninominale” al divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione per sei mesi.

Ultimo aggiornamento

redazione

redazione