01 Marzo 2022
Elezioni Giuffrida, dal voto in Aula esce un Pogliese sempre più solo
L’attacco di Sammartino in Aula fa emergere una posizione sempre più debole di Pogliese. Nei voti per Nasca mancherebbe quello di un Grillino.
Nelle elezioni del vicepresidente Vicario del Consiglio comunale di Catania è successo di tutto: una votazione pari, due mancanze di numero legale e veleni post voto. Tutto normale, anche la dichiarazione di voto di Lanfranco Zappalà, che ha rotto il suo segreto dell’urna in modo incomprensibile.
Zappalà, il silenzio è d’oro
Cominciamo da lui nell’analisi di quello che significa il risultato di questa votazione del senato cittadino. Ma chi glielo ha fatto fare a dichiarare il suo voto verso Giuffrida? Bella domanda. La logica non ha risposte, visto che Zappalà è stato sempre contro l’Amministrazione. Sempre all’opposizione, Lanfranco lo si conferma anche con l’opposizione stessa. Le critiche diciamo che sono più che meritate visto che anche Enzo Bianco avrebbe votato per Nasca (fra poco spieghiamo perché). Al di là della dialettica esuberante e pittoresca il silenzio a volte è d’oro, ma Zappalà non ha esercitato questo suo diritto. Peccato.
Chi ha votato chi
Continuando nell’analisi del voto è imprescindibile capire chi ha votato chi. Il voto a scrutinio segreto non da la possibilità di fare un elenco d’emblée. Ma qualcosa succede prima del voto, che svelerebbe chi ha sostenuto il candidato di Luca Sammartino. Nasca essendo candidato non si deve tracciare il voto. Votava “Nasca” senza nome e cognome la stessa cosa Alessandro Messina, suo compagno di partito. Sara Pettinato (che ha lasciato da pochissimo Fratelli d’Italia) probabilmente avrà votato Nasca perché ci teneva a dire che la punteggiatura non l’avrebbe messa: l’ha detto lei in Aula. Enzo Bianco aveva fatto la pregiudiziale e non voleva che si leggesse la punteggiatura quindi questi quattro voti presumibilmente sono a loro. Poi ci sono dei voti di Catania 2.0 che sono praticamente tre e i tre voti con scritto “Emanuele Nasca” e sono del M5S (e qui manca un voto). I sei “E. Nasca “sono sei e presumibilmente di Grande Catania, uniti con la Lega da un patto federativo. Quindi chi sarà il grillino che ha tradito? E perché?
Pogliese impone la “Fiducia”
Detto ciò è da sottolineare che Pogliese quindi solo grazie al franco tiratore grillino e al colpo di testa di Zappalà la spunta. Il 20 a 16 sembra, quindi, politicamente una tregua di Micciché a Fratelli d’Italia che stanno sostenendo la candidatura di Musumeci bis. Pesa sulla votazione, la messa in “fiducia” da parte di Pogliese. Salvo Di Salvo, infatti, ha dichiarato (e non è stato chiaramente smentito ndr.) che il sindaco sospeso ha raccolto voti chiamando personalmente dei consiglieri minacciando le sue dimissioni. Alcuni ovviamente avranno chinato il capo e obbedito. Per altro Come detto dalla stessa Pettinato non tutti i componenti della segreteria di Fratelli d’Italia di Catania stanno festeggiando nel sostenere il Musumeci bis, e quindi qualche malpancista in aula c’é di sicuro, ma non tutti hanno gli attributi della Pettinato che con decisione è andata via sbattendo la porta.
Il meteo in Aula: probabili temporali
Il proseguo della legislatura non sarà quindi facile per l’Amministrazione, che dovrà attentamente fare da guardia ai suoi in Aula e soprattutto fuori, per attenzionare le assenze, che in questi momenti sono più importanti delle presenze. Il voto di sfiducia alla nuova vice presidenza è più che pronta e per Pogliese il meteo prevede: nuvoloso in peggioramento, venti forti e probabili temporali.