28 Febbraio 2022

Partito Democratico, Villari su TIM: “No allo spezzatino, Musumeci batti un colpo”.

Partito Democratico, Villari su TIM: “No allo spezzatino, Musumeci batti un colpo”.

Ristrutturazione Tim, nota del segretario provinciale del PD, Angelo Villari.

Le notizie che arrivano sulla ristrutturazione che si profila all’interno della Tim con la separazione della rete dai servizi, sono molto preoccupanti e potranno avere gravissime conseguenze sull’occupazione, sull’unità della rete infrastrutturale delle telecomunicazione (con un pericoloso “spezzatino”), sulla strategia delle telecomunicazioni nel nostro Paese. L’Italia potrebbe diventare l’unico Paese in Europa, e fra quelli più avanzati, a non poter più contare su un operatore integrato di servizi e di rete.

Più del 40% della popolazione siciliana e catanese è priva di copertura di rete adeguata, come ha dimostrato la pandemia che ha tagliato dai servizi essenziali – fra cui la  scuola – una fetta consistente di cittadini e studenti. Questo gap, visto il nostro posizionamento agli ultimi posti nell’Unione Europea per digitalizzazione, copertura di rete e cultura digitale, è inaccettabile. Appare necessario che la Tim diventi il perno centrale delle telecomunicazioni e che il governo investa e indirizzi risorse che si pongano l’obiettivo dell’ammodernamento della rete e della digitalizzazione del Paese, piuttosto che assistere inerme alle logiche di mercato.

In questo contesto, il governo regionale brilla per assoluta inerzia. In tutte le regioni italiane i presidenti hanno ricevuto le delegazioni sindacali dopo le manifestazioni dei lavoratori contro lo “spezzatino” di Tim, mentre il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, si è distinto per la sua assenza, nonostante le gravi ripercussioni sull’occupazione che deriverebbero dalle scelte societarie in Sicilia. Il governatore intervenga sul governo nazionale per invertire una tendenza pericolosa e sostenga le posizioni delle organizzazioni sindacali che chiedono a Tim un piano industriale ambizioso tendente a rafforzare gli investimenti, ammodernare il Paese ed evitare emorragie di posti di lavoro.

Ultimo aggiornamento

redazione

redazione