25 Gennaio 2022
Nella Giornata della Memoria la co-intitolazione all’adranita Carmelo Salanitro del liceo Cutelli di Catania: ucciso in un campo di sterminio
“Il giusto riconoscimento dovuto ad un martire, un eroe che rifacendosi all’insegnamento dei classici, saldo nella sua fede cattolica, ha voluto difendere la libertà d’espressione all’interno della scuola, con i suoi studenti, in anni di repressione e censura”.
Parla la dirigente scolastica del liceo Ginnasio Statale ‘Mario Cutelli’ di Catania, Elisa Colella, ideatrice della co-intitolazione dell’istituto a Carmelo Salanitro.
Il 27 gennaio, “Giornata della Memoria”, per commemorare le vittime del nazifascismo, lo storico liceo catanese diventerà il liceo “Salanitro-Cutelli”.
La scorsa estate, la preside lo aveva reso noto all’interno della rubrica delle lettere, tenuta dal catanese Francesco Merlo su Repubblica. L’istituto catanese recherà il nome dell’eroe antifascista che insegnò proprio in quella scuola, considerata da egli l’unico luogo istituzionale non asservito a scopi particolari e dal quale partono le rivoluzioni.
Il 26 e 27 gennaio, nella scuola si terrà una cerimonia ad inviti, decisa con la Prefettura. “Una festa composta che dia il segnale di un rinnovamento nella prosecuzione di un cammino di tradizione e memoria”, alla quale saranno presenti giornalisti locali e nazionali, autorità religiose e cittadine e studenti. Forte sostegno arriva dalla Presidenza della Repubblica che ha indirizzato una lettera al liceo e dalla senatrice a vita Liliana Segre, la quale ha voluto portare i saluti.
Carmelo Salanitro nasce a Adrano, dove nel 1947 gli è stato consacrato un monumento, posto dentro la villa comunale.
Per anni Salanitro insegnò al liceo Cutelli, nel quale condusse una decisa attività di contrasto al nazifascismo, distribuendo materiale informativo anche tra i banchi. Scoperto dal preside Rosario Verde, fu da questi denunciato, arrestato e poi condannato a 18 anni di carcere. Al momento del fermo, si trovava in classe con i suoi allievi, che “attoniti, ne hanno conservato per sempre una traccia indelebile nella mente”, ricorda la preside Colella. Consegnato ai nazisti nel 1943, venne deportato nei lager di Dachau, Vienna e Mauthausen. Mancava soltanto un giorno alla Liberazione del 1945, quando Carmelo Salanitro venne ucciso in una camera a gas, tra il 23 e il 24 aprile. Tra i suoi scritti, ricordiamo i saggi “Omerica. Ideale di pace e sentimento del dolore nell’Iliade” e “Attorno alle Georgiche virgiliane”, che segnano l’importanza, per Carmelo Salanitro, della lotta a ogni forma di dittatura, guerra, legge liberticida e ingiustizia.
“Le parole di Francesco Merlo, il confronto con una mia carissima amica, la prof.ssa Zinetta Cicero, docente del Liceo Classico Socrate di Roma, l’intervento della dr.ssa Torrisi, figlia di un ex–allievo del prof. Salanitro, a cui ha dedicato bellissime liriche, mi hanno spinto a riprendere in considerazione l’iniziativa promossa già in passato da alcuni docenti del Liceo Cutelli, in primis il Prof. Salvatore Distefano”, dichiara Elisa Colella. L’intitolazione pensata vent’anni fa svanì a causa del complesso processo che coinvolge organi scolastici, istituzionali e burocratici, oltre che per “mancanza di unicità e condivisione nel raggiungimento dell’importante obiettivo”, più che per una vera opposizione. Oggi, è possibile concretizzarla grazie alla convinta adesione di organi e personalità che hanno accolto la proposta della preside Colella: “Posso dire con orgoglio – ci spiega – di aver abbracciato questa causa con vero trasporto e con grande determinatezza, quanto oggi sta accadendo è stato grazie anche al dibattito su scala nazionale intrapreso quest’estate sulle pagine di Repubblica dal giornalista Francesco Merlo”. Un iter avviato dalla dirigente scolastica con la costituzione di un Comitato Promotore, con la consultazione di personale docenti interno ed esterno al liceo catanese, e la chiamata all’appello di diversi giornalisti e personaggi della cultura. Aggiunge che, stavolta, il progetto ha avuto “un impianto diverso, coordinato da una persona non appartenete a un particolare schieramento, sognatrice, determinata nel portarlo avanti e nel coinvolgere associazioni, autorità intellettuali, esponenti del mondo artistico e culturale”. Dopo un lungo dialogo tra professori, rappresentanti di istituto e popolazione studentesca si è arrivati alla decisione. Attraverso iniziative volte a comprendere quale fosse la storia di Carmelo Salanitro, il liceo Cutelli ha reso partecipi gli studenti, i quali hanno accolto l’idea, seppur non sono mancati pareri discordanti e momenti di dubbio: “In verità al dibattito ha preso parte poco più di un quarto della popolazione studentesca. Adesso per moltissimi, dapprima contrari, oggi è fonte di orgoglio”.
Un dovere ricordare l’eroe antifascista e inchiodare per sempre nella Memoria storica del nostro Paese colui che, senza esitazione, scelse la libertà.
“La sua vicenda umana e professionale non può non essere un ammaestramento e un esempio indimenticabile per tutti noi”, asserisce la dirigente scolastica. Una decisa opposizione al regime nazifascista, alle leggi razziali e all’entrata in guerra dell’Italia, costò a Carmelo Salanitro l’incriminazione per vilipendio al fascismo, “istigazione a non combattere, a uccidere il Duce e il Führer” – così il regime tacciò il contenuto dei suoi dattiloscritti. La co-intitolazione è il sigillo a una serie di iniziative volte a onorare il martire. Dal 2001, anno di istituzione della Giornata della Memoria”, si svolge il Premio Salanitro – che il 26 e 27 gennaio verrà consegnato da Sua Eccellenza il Prefetto di Catania, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, 4 medaglie d’onore –, ulteriormente, nell’atrio della scuola vi è collocata una lapide e nel passaggio d’ingresso la pietra d’inciampo. In occasione della cerimonia, verrà consegnato un annullo filatelico su cartolina postale realizzata a cura dell’Accademia di Belle Arti di Catania, lo svelamento di una targa commemorativa all’ingresso della Scuola.
Un impegno molto sentito da parte di tutti i “cutelliani” – particolarmente da chi ha vissuto questa scuola prima da studente e poi da docente –, identificazione che, secondo Elisa Colella, proseguirà altresì con l’accostamento di un altro nome al liceo. Si tratta “di una scelta di continuità nella mission educativa della scuola”, prosegue la dirigente scolastica. La scuola è un luogo che va vissuto nella sua interezza, dove devono avere spazio gli ideali, non solo le nozioni, e nel quale devono fiorire le coscienze. Questo il pensiero ereditario più importante di Carmelo Salanitro, un uomo che non ha voluto sacrificare la propria libertà e asservirsi alle logiche del regime. Lottò contro ogni inerzia morale – che considerava peggiore alla morte –, sorretto dalla sua fede cattolica. “Lui che non aveva voluto chiedere la grazia, nella consapevolezza di non aver tradito la sua fede nella libertà di espressione, di non essere colpevole”, conclude Elisa Colella.