04 Dicembre 2021

Erasmus +, mancata erogazione delle borse di studio previste dal programma

Erasmus +, mancata erogazione delle borse di studio previste dal programma

Gli studenti universitari che hanno aderito al programma Erasmus + e che attualmente si trovano all’estero lamentano la mancata erogazione delle borse di studio da parte dell’Istituzione Universitaria.

Il programma Erasmus, acronimo di EuRopean Community Action Scheme for the Mobility of University Students, è un programma di mobilità studentesca dell’Unione Europea, nato il 15 giugno 1987. Numerosi gli studenti catanesi che ogni anno concorrono al bando di concorso nella speranza di essere selezionati per trascorrere sei mesi o un anno all’estero; in seguito è compito dell’Unione Europea e del MIUR (Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca) assegnare ed erogare le borse di studio ai ragazzi tenendo conto del reddito che hanno dichiarato in fase di presentazione della domanda.

L’Erasmus rappresenta un’esperienza di vita formativa di crescita personale oltre che culturale che permette ai ragazzi di studiare, frequentare i corsi e sostenere gli esami all’interno di un’Università all’estero in modo da apprendere nuovi metodi di studio e perfezionare la lingua straniera sul posto.

A malincuore quest’anno occorre evidenziare che l’Università degli Studi di Catania è tra le poche in Europa a non aver ancora erogato le borse di studio che sarebbero dovute pervenire agli studenti entro un mese dall’avvenuto trasferimento in loco, così come era stato promesso e specificato dall’Istituzione Universitaria in una delle clausole dell’accordo finanziario. La mancanza dei fondi spettanti ha generato il caos tra gli studenti all’estero i quali si trovano costretti a mantenersi autonomamente o a richiedere un aiuto economico a genitori e parenti, in attesa dell’arrivo dei fondi, per poter continuare a vivere l’esperienza Erasmus. Altri ancora sono tornati in Sicilia rinunciando al programma. Insomma, un disagio che se si protrarrà ancora per molto rischia di far ricredere gli universitari circa la serietà ed affidabilità del programma Erasmus.

A tal proposito abbiamo intervistato Christian Cutrona, studente Erasmus +, che attualmente si trova alle Canarie da tre mesi: << Mi trovo quì dal 6 settembre, nell’accordo finanziario è stato specificato che entro e non oltre trenta giorni dal nostro arrivo i fondi sarebbero arrivati. Ieri è stata pubblicata la graduatoria di assegnazione e fortunatamente sono assegnatario. Nella sfortuna di non aver ancora percepito le borse di studio mi reputo fortunato perchè nel paese dove vivo il tenore di vita non è elevato. Ciò nonostante mi metto nei panni di colleghi che si trovano in Germania o in Francia dove gli affitti e le spese giornaliere hanno un costo più elevato. Ad oggi riesco a mantenermi grazie all’aiuto dei miei genitori limitandomi in spese e spostamenti. Per me l’Erasmus non rappresenta esclusivamente l’opportunità di studiare in un paese straniero ma un’esperienza unica ed irripetibile che possa consentirmi di visitare località che diversamete avrei difficoltà a raggiungere. Potrei visitare Tenerife o Lanzarote ma economicamente non posso farmi carico di ulteriori spese in mancanza delle borse di studio. Siamo tutti a conoscenza del ritardo dell’erogazione dei fondi da parte dall’Unione Europea tuttavia la domanda è: perchè le altre Università hanno anticipato i fondi agli studenti mobilitanti mentre l’Università degli Studi di Catania non ha voluto? La speranza è che entro un mese possano arrivare i fondi in modo da poter godere, anche se solo per l’ultimo mese, del programma Erasmus >>.

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Chiara Lucia Germenà

Chiara Lucia Germenà

Chiara Lucia Germenà (OdG Sicilia N^ 177881). Classe 1996. Giornalista e Dott.ssa in “Lingue e Letterature Comparate”. Appassionata di cultura e spettacolo: “Se non mi trovi cercami a Teatro”.