04 Ottobre 2021

Belpasso, si è concluso l’ottavo Simposio Internazionale di scultura

Belpasso, si è concluso l’ottavo Simposio Internazionale di scultura

Le cinque sculture sono state consegnate alla cittadinanza ieri pomeriggio presso la cava dei F.lli Grasso che per due settimane hanno ospitato la kermesse. 

“Presto Belpasso diverrà un polo museale a cielo aperto”. Queste le parole del professore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Giuseppe Frazzetto, in occasione della conclusione dell’ottavo Simposio Internazionale di scultura presso la cava dei F.lli Grasso.

Le cinque sculture in pietra lavica vanno ad aggiungersi all’ambizioso progetto “Belpasso città delle 100 sculture” promosso dall’amministrazione Caputo nel 2014. A tal proposito il professore Frazzetto ha aggiunto: << L’idea che l’arte sia un oggetto che si presenta alla nostra consapevolezza finito una volta per tutte non va più bene. L’arte è un procedimento che richiede un sapere che conviene sia legato al momento storico che stiamo vivendo nel caso in cui l’arte – come in questo caso – è pubblica. Bisogna cercare di collocare la riproduzione artistica pubblica alle vicende culturali del territorio. Sono chiari i riferimenti circa la situazione epidemiologia che stiamo attraversando. Shekine ha rappresentato una finestra aperta simbolo di speranza; Karin il serpente di Asclepio, simbolo di medicina e guarigione. Per quanto riguarda l’elemento culturale, Calogero ha ricordato la figura del commediografo belpassese Nino Martoglio >>.

“Un matrimonio felice da ben sette anni” lega l’Accademia di Belle Arti di Catania ed il comprensorio etneo; la kermesse quest’anno è stata patrocinata anche dalla Pro Loco di Belpasso, il Parco dell’Etna, la Fondazione Margherita Bufali ed il Comitato Martoglio.

Attualmente sono 54 le sculture realizzate, tra queste una decina non sono state ancora collocate. Per tale ragione i promotori del progetto vorrebbero esibire alcune tra le sculture “inedite”, insieme alle cinque realizzate quest’anno, in Piazza Duomo per ben due mesi. L’iniziativa prenderà il nome di “Oro nero dell’Etna”, le sculture saranno così fruibili ai cittadini quanto prima.

In ultima battuta il professore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Antonio Portale, nonché direttore artistico, ha espresso un desiderio agli amministratori belpassesi: << Quando il progetto finirà sarebbe bello invitare tutti gli scultori che ne hanno preso parte, ospitarli per tre giorni e parlare delle loro sculture, interpellando critici d’arte >>.

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Chiara Lucia Germenà

Chiara Lucia Germenà

Chiara Lucia Germenà (OdG Sicilia N^ 177881). Classe 1996. Giornalista e Dott.ssa in “Lingue e Letterature Comparate”. Appassionata di cultura e spettacolo: “Se non mi trovi cercami a Teatro”.